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CITTA' DI CASTELLO - Il sindaco di Città di Castello Fernanda Cecchini e l’assessore allo Sviluppo economico Domenico Duranti hanno incontrato una delegazione dei diciassette dipendenti della Ponti editoriale, raggiunti dalle lettere di licenziamento per giusta causa. Gli operai erano accompagnati dal segretario della Cgil Maurizio Maurizi, che ha illustrato agli amministratori gli ultimi sviluppi della vertenza con l’imprenditore Gian Caetano Caso. “L’azienda, pur avendo aperto le procedure per la mobilità, ha licenziato le maestranze per giusta causa, una strada che esclude il ricorso alla mobilità. Abbiamo intenzione di impugnare le lettere, a nostro avviso ingiustificate: i motivi addotti da Caso non hanno un riscontro perché lo sciopero dei lavoratori era finalizzato a mettere in sicurezza un luogo non sicuro, come la Asl 1 ha certificato, e al recupero dei crediti che vantano verso il datore di lavoro, non avendo percepito né la tredicesima, né le mensilità di gennaio e febbraio. Contestualmente abbiamo interessato l’assessore provinciale Granocchia perché solleciti un incontro con Caso, confronto a cui per ora l’imprenditore si è detto indisponibile. In attesa di comparire davanti alla Commissione provinciale di conciliazione, stiamo perseguendo anche l’apertura d’ufficio della mobilità, ipotesi su cui deve esprimersi la commissione tripartita, formata da parti sociali e Provincia, dal momento che i lavoratori sono senza stipendio e senza alcun ammortizzatore sociale”. “L’Amministrazione comunale - dichiarano a fronte dell’incontro sindaco ed assessore - si è impegnata su due fronti: da un lato attiveremo, come fatto in altri casi analoghi, il Fondo di solidarietà, che attingendo al trf dei beneficiari, garantisce una disponibilità economica in attesa degli ammortizzatori; dall’altro, come d’intesa con maestranze e sindacato, eserciteremo un’ opera di sensibilizzazione sulle parti sociali che compongono la commissione tripartita, affinché venga agevolato il percorso verso la concessione della mobilità”. Condividi