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E' una sentenza che ''in base a una prima lettura recepisce pressoché integralmente l'impianto accusatorio'' secondo il pm Giuliano Mignini che nel processo ha rappresentato la procura di Perugia insieme all'altro magistrato Manuela Comodi. Mignini ha detto di riservarsi una valutazione più approfondita dopo avere letto integralmente il provvedimento. ''Mi sembra comunque - ha aggiunto - che oltre a confermare la validità dell'impianto accusatorio abbia ribadito la bontà del lavoro svolto dalla polizia''. Parla di sentenza ''che intendiamo confutare punto per punto'' l'avvocato Luca Maori, uno dei difensori di Raffaele Sollecito, commentando le motivazioni della condanna. I due giovani si sono sempre proclamati estranei al delitto e le loro difese hanno già annunciato appello. ''E' una sentenza - ha detto ancora l'avvocato Maori – che dobbiamo ancora valutare attentamente ma che non ci trova d'accordo in niente''. Condividi