Sarebbe interessante capire meglio le intenzioni del Ministro Sacconi relativamente agli effetti della nuova legge sul processo del lavoro voluta dal Governo. Perché mi sembra che ci si stia sforzando di peggiorare decisamente una situazione di per sè fragile e già altamente compromessa. Ha ragione il segretario della CGIL Epifani quando definisce i lavoratori "sempre più deboli e ricattabili". La nuova norma introduce la possibilità che al momento dell'assunzione il datore di lavoro possa richiedere ad un lavoratore di rinunciare alla via giudiziale per la tutela dei propri diritti in favore dell'istituto dell' "arbitrato" Gli eventuali miglioramenti apportati dalla contrattazione nazionale potranno solo definire le modalità, non modificare l'impalcatura della legge. Il partito democratico per iniziativa dei senatori Treu, Battafarano ed altri ha proposto delle linee di riforma più credibili e corenti promuovendo una riforma del processo del lavoro volta a garantire celerità e certezza alla soluzione delle controversie, una riorganizzazione complessiva delle tecniche normative di composizione extragiudiziale interventi penetranti sul processo previdenziale. E'la differenza tra un approccio ideologico e superficiale ed uno autenticamente riformista. Condividi