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C’è della magia nascosta dietro un volto, un paesaggio uno scorcio suggestivo e insolito della propria città come di un qualsiasi posto o personaggio che cammina nel mondo. Questa magia si chiama bellezza. Il 4 marzo a Perugia s'inaugura a Perugia la mostra degli oli su tavola di Riccardo Secchi. Sono 39 i dipinti dell’artista perugino Riccardo Secchi che saranno esposti fino al 14 marzo nella cornice del centro servizi Galeazzo Alessi (ex Borsa merci, via Mazzini, 11). Si tratta di quadri ad olio su tavola, lavorati per lo più a spatola, frutto degli ultimi anni di lavoro di Secchi. Ad irrompere dalle pareti del salone espositivo fin davanti gli occhi del visitatore saranno paesaggio umbro e ritratti, suggestivi scorci d’acropoli e resti di archeologia industriale sparsi per le campagne del “cuore verde”. «Dipingo la bellezza. Io ritraggo quello che mi ha colpito – spiega l’artista – di una cosa o un volto, il suo lato misterioso, e spesso parto da una foto cercando di entrare in quella che vedo fino a percepire ciò di cui consiste in profondità. Questo è anche più in generale il mio atteggiamento rispetto a quello che osservo intorno a me. La bellezza è per me quella cosa che si sprigiona nell’impatto un po’ misterioso che c’è quando piace una cosa». I più avvezzi a frequentare il centro storico o anche i dintorni della città potranno facilmente riconoscere le scalette di via Appia piuttosto che via dei Priori, o ancora quella che un tempo era una vecchia fabbrica di detersivi a Strozzacapponi o magari uno sguardo familiare. Una finestra aperta su un giardino e i suoi alberi di antiche memorie, gli ulivi, i viali alberati in inverno, le rughe di un anziano, gli occhi certi dell’uomo in attesa, le nuvole che repentine s’impossessano del turchese sopra la valle, i boschi fitti che sembrano nascondere non so che di vitale e misterioso, la vista mozzafiato su San Domenico e tutto il “borgobello” di notte, la scia sulla neve delle ruote di un’auto che scompare dietro una curva. Dai paesaggi, soggetto che Secchi ha coltivato amorevolmente negli anni, ai ritratti dell’ultima produzione, l’attitudine alla ricerca e il senso del mistero sono geni inconfondibili dell’opera del pittore, allievo di Bill Congdon. «Mi piace – dice Riccardo - osservare le tracce della storia di una persona sul suo viso. I segni, le rughe, le trasformazioni del volto di una persona magari di una più anziana, ecco dietro questi segni si nasconde un mondo». L’inaugurazione è prevista per domani, giovedì 4 marzo alle ore 18, presso i saloni della mostra in via Mazzini. BIOGRAFIA Riccardo Secchi nasce a Reggio Emilia nel 1954 e, dopo gli studi liceali seguiti nella sua città natale, nel 1973 si trasferisce in Umbria, a Perugia dove frequenta l´Accademia di Belle Arti diplomandosi in Pittura nel 1978. E' allievo di Bruno Orfei e di Padre Diego Donati. Conosce il pittore William Congdon ad Assisi e lo frequenta durante gli anni di studio all´Accademia andando spesso a trovarlo nella sua casa-studio di Assisi ed anche in quella di Subiaco. Da Congdon (pittore americano dell'Action Painting) apprende la tecnica a olio, steso con la spatola/coltello, e una certa relazione tra il "vedere" e il quadro, inteso come una realtà più vera del reale. A partire dal 1978 intraprende la carriera di insegnante presso le scuole medie inferiori e superiori e riesce comunque a dedicare parte del suo tempo al lavoro artistico realizzando tra l'82 e l'89 varie opere di pittura e in terracotta/ceramica realizzate su commissione. Dopo un periodo di sospensione molto lungo nel giugno del 2004 riprende la sua attività artistica con il suo antico amore: la pittura. Attualmente vive e lavora a Perugia dove prosegue la sua attività di insegnante di Disegno e Storia dell´Arte in Istituti Superiori. Condividi