FOLIGNO - I deputati umbri del Pd Gianpiero Bocci e Marina Sereni hanno reso noto di avere presentato oggi alla Camera un'interrogazione per conoscere ''quali iniziative il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli intenda adottare per garantire la continuita' dell'attivita' dello scalo merci di Foligno, fondamentale punto di riferimento dell' economia umbra''. ''La societa' Cargo, braccio operativo di Trenitalia per il trasporto delle merci - affermano in un comunicato i due parlamentari - ha deciso che, a partire dal prossimo primo aprile, l'acqua minerale prodotta dalla Nocera Umbra e dalla Rocchetta di Gualdo Tadino non partira' piu' dallo scalo merci di Foligno per essere commercializzata in Italia ma da quello di Falconara. Per salvare l'impianto marchigiano, che si trova in difficolta', si vuole svuotare lo scalo merci di Foligno, che invece funziona bene e che potrebbe funzionare anche meglio se ci fossero a disposizione piu' personale e locomotori per il traino, oltre che piu' tracce per far marciare i treni''. ''In questo modo - proseguono Bocci e Sereni - si priverebbe lo scalo di Foligno di una movimentazione importante, che produce due-tre treni alla settimana, e si farebbero lievitare i costi, visto che le aziende dovrebbero trasportare i container dell'acqua minerale fino a Falconara, anziche' nella piu' vicina Foligno. Attualmente lo scalo merci folignate lavora su varie attivita' logistiche, in funzione della sua centralita' in Umbria. E' evidente che la decisione di Cargo di svuotare lo scalo di Foligno di funzioni e di lavoro appare controproducente anche nella prospettiva dell'entrata in funzione della nuova piastra logistica, la cui costruzione dovrebbe iniziare entro la fine di quest'anno''. ''Chiediamo quindi al ministro Matteoli - concludono i due deputati del Pd - di attivarsi tempestivamente per garantire allo scalo merci di Foligno il mantenimento della sua centralita' logistica e dell'attuale livello di movimentazione merci''. Condividi