(di Marco Maffettone) (ANSA) - ROMA - Giornata di interrogatori di garanzia nei carceri di Regina Coeli, a Roma, e San Vittore, a Milano, per gli indagati nell'inchiesta su gli appalti per il G8. Il gip di Perugia, Paolo Micheli, accompagnato dal sostituto procuratore Alessia Tavarnesi, poco dopo le dieci ha varcato l'ingresso del penitenziario romano per ascoltare l'ex presidente del Consiglio nazionale dei lavori pubblici, Angelo Balducci, l'ex dirigente dei Lavori Pubblici, Mauro Della Giovampaola e l'imprenditore romano Diego Anemone. Nelle stesse ore nel capoluogo lombardo veniva interrogato l'ex funzionario della Protezione Civile, Fabio De Santis. Una giornata di confronti tra magistrati e gli uomini chiave dell'inchiesta che ha investito i massimi dirigenti della Protezione Civile. Balducci, che al deputato Pdl che lo ha incontrato a Regina Coeli e' apparso ''depresso e quasi estraneo a quanto gli accade intorno'', ha parlato per oltre due ore, ''rispondendo a tutte le domande'' che gli sono state poste dai magistrati. ''Un interrogatorio lungo ed analitico - ha affermato il suo legale Franco Coppi prima di lasciare Regina Coeli -. Ha risposto in modo convincente ed esaustivo in un clima sereno respingendo tutte le accuse''. L'avvocato ha poi spiegato che durante il confronto con Micheli non sono state affrontate ''le vicende private'' che riguardano Balducci . ''E' vergognoso - ha puntualizzato Coppi - che vengano pubblicate sui giornali cose che non c'entrano nulla con l'inchiesta. Quando abbiamo visto insieme a Balducci gli articoli c'era quasi da ridere: siamo pronti ad azioni legali''. Dal canto suo De Santis, nel corso dell'interrogatorio durato circa tre ore, ha affermato che seguiva le direttive del suo capo Balducci facendo ''costante riferimento a lui''. De Santis, in merito alle accuse di aver favorito l'impresa del fratello Marco su alcune opere, ha detto al gip che i rapporti del fratello con l'imprenditore Diego Anemone, che oggi si e' avvalso della facolta' di non rispondere, risalivano al 2001 e hanno riguardato soltanto una associazione temporanea di impresa. L'ex funzionario della Ferratella ha poi ribadito di essere totalmente estraneo alle vicende dei Mondiali di nuoto a Roma (gli appalti in deroga per la costruzione delle piscine) e per gli appalti legati alle celebrazioni dei 150 anni dell'Unita' d'Italia. ''Nonostante l'assenza del gip titolare - ha detto l'avvocato Remo Pannain, difensore di De Santis - il mio assistito ha ampiamente illustrato la sua posizione contestando ogni addebito''. Ha respinto le accuse anche l'ex dirigente ministeriale, Mauro Della Giovanpaola che di fronte al gip ha sostenuto che il suo ''era un lavoro di coordinatore tecnico, non aveva responsabilita' ne' di approvazione ne' economica''. I magistrati della procura umbra hanno lasciato il carcere poco dopo le 15. Entro lunedi' prossimo il gip decidera' sulle richieste di revoca della custodia cautelare avanzate oggi da tutti gli indagati ad eccezione di De Santis. Entro venerdi' invece i pm perugini dovranno esprimere il loro parere. Sempre oggi, infine, il plenum del Csm ha accolto all'unanimita' le dimissioni del procuratore aggiunto di Roma Achille Toro dalla magistratura. Dimissioni presentate dopo il coinvolgimento del magistrato nell'inchiesta di Firenze, poi trasferita a Perugia. Formalmente si tratta di un collocamento a riposo per anzianita' a decorrere dal 17 febbraio scorso. Condividi