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TERNI - Il vicepresidente del Parlamento europeo, Roberta Angelilli, ha reso noto di avere presentato, insieme ai capi delegazione David Sassoli (Pd), Mario Mauro (Pdl) e Francesco Speroni (Lega Nord), un'interrogazione scritta alla Commissione europea, ''a seguito dell'annuncio da parte della multinazionale americana Lyondell Basell di chiudere l'impianto chimico di Terni. ''La multinazionale, produttrice di polipropilene - spiega Roberta Angelilli in una nota - ha assunto la decisione di procedere al piano di rientro finanziario e al relativo piano industriale non tenendo minimamente conto delle gravi conseguenze che questo avra' sul piano occupazionale: oltre 1.000 lavoratori entro fine anno rischiano di perdere il posto di lavoro. Infatti, la chiusura dell'impianto di Terni avra' un effetto domino sulle altre quattro unita' produttive della zona. Treofan, Meraklon, Novamont ed Edison''. ''La Commissione - prosegue - deve essere informata su cio' che sta accadendo a Terni. Se Lyondell Basell procede alla chiusura di un impianto sito su territorio italiano, appellandosi al Capitolo 11 della legge fallimentare americana, e' fondamentale verificare che questo sia conforme alla legislazione comunitaria, perche' e' giusto ricordare che il polo di Terni rappresenta un'eccellenza non solo italiana, ma europea in termini di sicurezza sul lavoro, redditivita' e qualita'. I lavoratori e le loro famiglie meritano l'attenzione e l'impegno di tutti: istituzioni, associazioni di categorie, sindacati e Confindustria''. L'interrogazione e' stata firmata da altri 30 europarlamentari'', ha riferito il vicepresidente Angelilli. Condividi