Il 2009 è stato un anno durissimo per le imprese manifatturiere e del commercio della provincia di Perugia: il fatturato si è ridotto per il 73% delle imprese, è rimasto stabile per il 17%, è aumentato per il 10%. Sono alcuni dei dati emersi dal Quarto Focus sugli effetti della crisi economica sulle imprese manifatturiere e del commercio della provincia di Perugia, realizzato dalla Camera di commercio del capoluogo umbro.
''Il quadro economico provinciale risulta tuttora appesantito da criticità che una ripresa ancora debole non riesce a superare'', ha osservato Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di commercio di Perugia. ''Tuttavia, dal Focus - ha commentato il presidente Mencaroni - emergono alcune linee di tendenza che pur ancora collocate in campo negativo, hanno ripreso a salire e ciò, elemento non trascurabile, per il secondo trimestre consecutivo''.
''Settorialmente - ha spiegato Mencaroni - il manifatturiero è apparso in maggiori difficoltà rispetto al commercio fino al settembre 2009, mentre dall'ultimo trimestre in poi, abbiamo rilevato un appesantimento degli indici dei settori commerciali. Sul breve-medio periodo, il Focus indica una attenuazione delle dinamiche recessive per il manifatturiero e un peggioramento per le imprese che operano nel commercio''.
La recessione - riferisce un comunicato della Camera di commercio - ha inciso pesantemente sulle dinamiche occupazionali con effetti negativi che persistono anche nell'ultima parte dell'anno a differenza della Cig (Cassa integrazione guadagni) che dopo essere salita a livelli record, negli ultimi tre mesi segna un rallentamento. Sono le imprese con oltre 49 addetti (saldo -54,5%) e quelle con un fatturato che non supera il milione di euro (-40%) ad aver incontrato maggiori difficoltà sul fronte occupazionale.
''Su questo fronte l'inversione di tendenza non appare prossima - ha affermato Mencaroni - anche se mi pare evidente che il nostro sistema produttivo ha offerto una buona tenuta, testimoniata dal fatto che a fronte di un 41% di imprese che nel 2009 ha ridotto la propria base occupazionale, il 54% l'ha mantenuta intatta ed il 5% l'ha allargata. Come dire che quasi 6 imprese su 10 non hanno sacrificato il proprio capitale umano, investendo sul futuro e sulla ripresa''.
Non sono, tuttavia, trascurabili le quote di imprenditori che hanno dichiarato di aver affrontato il problema dell'aggiustamento occupazionale attraverso una diminuzione delle ore lavorate (18,9%; misura alla quale si è fatto ricorso soprattutto nel commercio, 33,3%, piuttosto che nel manifatturiero, 13,2%) ed il licenziamento (11,3%; percentuale che raggiunge il 20% nel commercio, a fronte del 7,9% del manifatturiero).
Il Focus registra tuttavia che il 36% delle imprese nel 2009 ha realizzato investimenti, in accelerazione alla fine dell'anno rispetto al periodo gennaio-settembre. Gli investimenti sono stati particolarmente sostenuti nelle imprese di media dimensione (oltre 49 addetti) e con fatturato superiore a 5 milioni di euro. Le misure più richieste dagli imprenditori perugini sono le agevolazioni fiscali alle imprese (56%), la riduzioni del costo del lavoro (54%) e il sostegno all'accesso al credito (46%), tutti interventi volti sostanzialmente a sostenere la liquidità aziendale.
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