La Commissione europea ha autorizzato la coltivazione della patata “Amflora”, prodotta dalla multinazionale Basf. La coltivazione, almeno per il momento, non sarà intesa per la produzione alimentare ma bensì per quella industriale, in particolare per la produzione
di un tipo specifico di amido che verrebbe poi utilizzato nella lavorazione della carta, degli adesivi e nell’industria tessile.
La storica decisione mette fine all’embargo sulle nuove colture Ogm che resisteva nell’Ue dall’ottobre del 1998, embargo ispirato al principio di precauzione, e riaccende le polemiche.
Ciò che preoccupa maggiormente è il tipo di modifica attuato nel patrimonio genetico della patata, in particolare, come dichiara Federica Ferrario, responsabile della campagna Ogm di Greenpeace Italia, “La patata Ogm della Basf autorizzata dalla Commissione europea e conosciuta con il nome di Amflora contiene un gene che conferisce la resistenza ad alcuni antibiotici” che aggiunge “Questo Ogm pone rischi inaccettabili per la salute umana e animale, oltre che per l’ambiente. Ora la sua autorizzazione viene sventolata in faccia alla scienza, all’opinione pubblica e alle leggi europee”. Prosegue poi la Ferrario: “E’ scioccante constatare che da sei anni il presidente Barroso prova a seppellire le evidenze scientifiche sui dubbi per la sicurezza di questa patata Ogm.Con la sua nuova Commissione ha forzato la decisione senza neppure confrontarsi con tutti i Commissari. Il Commissario Dalli, in accordo con Barroso, ha utilizzato la cosiddetta “procedura scritta” per autorizzare questa coltura, evitando così di dover affrontare il dibattito nel Collegio del Commissari”.
L’Organizzazione mondiale della sanità e l’Agenzia europea per i medicinali (Emea), hanno già messo in guardia sull’ “importanza critica” degli antibiotici cui la patata Amflora risulterebbe resistente, che sono kanamicina e neomicina (due antibiotici regolarmente in vendita nelle nostre farmacie) in quanto l’immissione in ambiente della patata della Basf potrebbe scatenare una resistenza batterica anche verso medicinali salva vita, compresi i farmaci utilizzati anche per il trattamento della tubercolosi.
Una decisione gravissima e inaccettabile
L’allarme per l’aumento della resistenza agli antibiotici non è una novità e una legge specifica venne adottata nel 2001 a livello europeo, per eliminare entro il 2004, quei geni per la resistenza agli antibiotici che potrebbero comportare rischi per la salute umana e l’ambiente.
In un comunicato la Federazione dei Verdi rende noto che: “La decisione della Commissione europea di autorizzare la coltivazione della patata “Amflora” prodotta dalla multinazionale Basf è gravissima e inaccettabile. Per questo i Verdi sono pronti a presentare un quesito referendario già dalla prossima settimana per evitare che gli Ogm vengano coltivati in Italia”, il comunicato prosegue poi: “La coltura autorizzata presenta dei profili di rischio molto alti perché avrebbe un gene marker che provoca resistenza ad un antibiotico importante per la salute umana. In questo modo, non solo è stato violato il principio di precauzione nei confronti delle colture geneticamente modificate - spiega la nota - ma anche la direttiva Ue “2001/18” che proibisce espressamente l’autorizzazione per gli Ogm che contengono geni di resistenza ad antibiotici importanti per la salute umana. Si tratta di un vero e proprio assalto alla sicurezza alimentare, alla nostra agricoltura tipica, di qualità e biologica: insomma a rischio c’e’ tutto il made in Italy agroalimentare”.
Federconsumatori rivendica la sovranità nazionale
E c’è rifiuto anche nelle parole del ministro delle politiche agricole Luca Zaia: “A mali estremi, estremi rimedi, ci opporremo con tutte le nostre forze agli Ogm e non escludo l’ipotesi di un referendum popolare che su questo argomento sgombri il campo a proposito di ciò che in Italia si vuole davvero attorno al sistema agroalimentare nazionale”.
La Federconsumatori, rivendica la sovranità del nostro Paese nel decidere di salvaguardare la salute dei cittadini, la qualità e la genuinità della nostra agricoltura.” "Estremamente grave-afferma un comunicato- la decisione presa oggi dalla Commissione Europea di concedere il via libera alla coltura in Europa della patata transgenica Amflora".
Per il Pd è intervenuta la senatrice Mongiello che ha dichiarato che “Il via libera dell’Unione europea sugli Ogm è dannosa e va controcorrente rispetto alle scelte e alla vocazione del nostro Paese che ha sempre puntato sulla qualità e sulla tipicità dei prodotti legate ai territori”, ed invita il Governo a passare dalle parole ai fatti “Il ministro Zaia ha oggi dichiarato pubblicamente la contrarietà del Governo rispetto alla deliberazione dell’Ue”.
La Basf intanto, ha già annunciato di voler cominciare la coltivazione commerciale dell’Amflora già nel 2010, sarà compito delle singole legislazioni nazionali dell’Unione Europea, ove possibile, impedirglielo.
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