Il governatore delle Marche, Gian Mario Spacca, ha annunciato la conclusione della trattativa per l'Accordo di programma sulla Merloni e si è detto pronto a firmarlo subito. Rassicurato dalle prospettive cinesi che riguarderebbero solo alcuni asset produttivi marchigiani dell'azienda e con la scusa del tempo che stringe per evitare il fallimento e la fine del regime di commissariamento nonchè il cappio sul collo della proroga della cassaintegrazione, getta alle ortiche ogni prospettiva di salvezza complessiva dell'intero complesso produttivo della Merloni.
In ogni caso, nonostante le rassicurazioni e la soddisfazione del governatore delle Marche che ha autorizzato la firma dell'intesa, noi crediamo che l'Accordo di programma per come esso è stato preannunciato non garantisca minimamente la prosecuzione dell'attività produttiva in particolare nel sito umbro di Colle di Nocera Umbra nè tantomeno la salvaguardia dei posti di lavoro.
La foga emergenziale del momento dovuta ai ritardi accumulati in questa vertenza dal governo non possono giustificare la firma di un Accordo di programma che garantirebbe solo la temporanea prosecuzione del regime di cassa integrazione ma non mette in campo alcuna certezza di futuro per le migliaia di lavoratrici e di lavoratori.
In assenza di queste condizioni che valgono soprattutto per le maestranze umbre, noi chiediamo che la Regione dell'Umbria non sottoscriva alcun impegno e non si renda complice del governo nell'esercitare la mansione di becchino di questa azienda. Continuiamo, altresì, ad invitare le Organizzazioni sindacali a proclamare lo sciopero generale in Umbria e nelle Marche, nonostante le "rassicurazioni" opportunistiche e "campanilistiche" di Spacca perchè UNA è l'azienda, UNA e UNITA è la rappresentanza sindacale delle lavoratrici e dei lavoratori Merloni, UNA deve essere la vertenza.
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