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Il Consiglio provinciale ha approvato all’unanimità poco fa un ordine del giorno sulla vicenda Basell che impegna il presidente della Provincia e la giunta a “intraprendere tutte le iniziative necessarie a scongiurare il rischio di delocalizzazione della multinazionale, attivandosi anche per concordare iniziative con Regione e Governo nazionale”. Mauro Paci (Pd) primo firmatario della mozione sottoscritta da diversi consiglieri di maggioranza e opposizione, ha proposto anche la convocazione di un Consiglio provinciale straordinario su occupazione e sviluppo a Terni. Anche l’assessore allo Sviluppo Domenico Rosati ha condiviso l’opportunità di un Consiglio straordinario ed ha sottolineato che la vicenda Basell ha una portata di carattere nazionale, elogiando lo spirito di solidarietà dei lavoratori di Ferrara e Brindisi. Zefferino Cerquaglia (S.L.) ha invece inserito la questione di Basell nel contesto più generale dei rapporti fra finanza, società e democrazia. Alfredo de Sio (Pdl), rimarcando l’importanza nazionale del sito di Terni, ha proposto un nuovo patto di territorio basato su presupposti diversi rispetto al primo dentro al quale inserire tutte le questioni industriali di cui Basell oggi è la priorità. Per Roberto Montagnoli (Pd) la posizione della multinazionale è inaccettabile ed è la spia dell’assenza di una politica industriale del Paese. La vicenda Basell, secondo Montagnoli, evidenzia la necessità di rivedere un modello di sviluppo del territorio provinciale. Della stessa opinione anche Massimo d’Antonio (Udc). Francesco Abbate (Pdl) ha sollecitato infine la politica a intraprendere con maggiore incisività un’azione di rivisitazione della politica industriale del territorio. Condividi