ROMA - Nel 2009 il prodotto interno lordo italiano è diminuito del 5%. Lo comunica l'Istat. Nella precedente rilevazione, effettuata con diversi metodi statistici, la prima stima del Pil segnava una contrazione del 4,9%. E' il dato peggiore praticamente da sempre, ovvero almeno dal 1971, quando è cominciata la rilevazione statistica.
DEFICIT-PIL 2009 AL 5,3%; ENTRATE, -1,9% - Nel 2009 il rapporto tra il deficit e il Pil dell'Italia è stata pari al 5,3%, superiore a quello registrato nell'anno precedente (pari al 2,7%).
Nel 2009 le entrate totali, pari al 47,2% del Pil, sono diminuite dell'1,9% rispetto all'anno precedente. Nel 2008 erano cresciute dell'1,1%. Lo comunica l'Istat, sottolineando che le uscite totali sono risultate pari al 52,5% del Pil (49,4% nel 2008), con una variazione del +3,1% rispetto all'anno precedente.
DEBITO-PIL 2009 VOLA AL 115,8% - Il debito pubblico dell'Italia è volato a quota 115,8% al termine del 2009. Lo rende noto l'Istat sulla base dell'ultime stime elaborate dalla Banca d'Italia che indicavano un debito a 1.761,191 miliardi di euro.
FISCO: PRESSIONE COMPLESSIVA SALE A 43,2% - La pressione fiscale complessiva (ammontare delle imposte dirette, indirette, in conto capitale e dei contributi sociali in rapporto al Pil) nel 2009 è risultata pari al 43,2%, superiore di 3 decimi di punto rispetto al valore del 2008 (42,9%). E' uno dei dati contenuti nel 'Conti economici nazionali' diffusi dall'Istat.
L'Italia è un paese meraviglioso, soprattutto con dei politici che verrebbero bocciati in prima elementare. Secondo le ultime rilevazioni infatti, il PIL del 2009 è risultato in calo del 5% e, dato molto più preoccupante, nel quarto trimestre ha segnato un -0,2%.
Ma come? Non eravamo il paese che stava guidando la ripresa? Non eravamo già usciti dalla crisi? Allora perché c’è un MENO davanti al dato del PIL?
I casi sono due: o i politici mentono sapendo di mentire, oppure non sanno ancora distinguere un segno meno da un segno più.
Quello che ci fa incavolare è che queste cose passano quasi inosservate, in quanto non c'è un giornalista che vada a dire a Berlusconi o a Tremonti queste cose, confutando le loro dichiarazioni.
I dati sono questi: l'Italia quindi non è uscita dalla crisi, ma ci sta uscendo piano piano, con alti e bassi, uscendo, rientrando ed uscendo ancora.
La crescita come dice giustamente Draghi è minima, e noi siamo il fanalino di coda dell'Unione Europea, e non in Pole Position.
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