Il teatro del Pavone torna ad essere una risorsa di Perugia, non più un problema: uno spazio di incontro e di cultura al servizio della città e della sua crescita civile. E' il senso che l'Accademia del Pavone, di concerto con le istituzioni, ha voluto dare alla nuova stagione, presentata oggi dalla presidente, Nives Tei, con la partecipazione dell'assessore alla cultura regionale (Silvano Rometti) e comunale (Mario Tarantini).
Dopo mesi di dibattito sulla sua sorte, una volta chiusa l'attività cinematografica ormai in crisi, il settecentesco teatro perugino torna alle origini. Pur non dismettendo del tutto la sua vocazione di cinema (è in preparazione una stagione in collaborazione con il Comune) riacquisisce sostanzialmente l'identità di teatro. La stagione è stata allestita in collaborazione con operatori culturali (Zo produzioni, Oikos, Zona Franca e Tieffeu) e si sviluppa secondo tre filoni principali: spettacoli di teatro musicale, incontri-dibattito con personalità della filosofia, della letteratura e dell'arte, e momenti dedicati ai più piccoli per educarli allo spazio-teatro.
Ne esce un patchwork in cui si incrociano Vittorio Sgarbi ed il tango moderno, il Gatto con gli stivali e Giacomo Marramao, il Lago dei cigni dell'Accademia ucraina del balletto ed Erri de Luca, Pinocchio ed Emanuele Severino. In tutto, tra da marzo e maggio, quindici appuntamenti. Il primo sarà sabato prossimo con lo spettacolo allestito da Giulio Casale su Fernanda Pivano. Nella ''Canzone di Nanda'', che ha debuttato con successo al Teatro Strehler di Milano, si racconta la vita della Pivano a partire dai suoi Diari, ricorrendo anche a immagini e musiche che documentano il periodo tra Hemingway e l'America di oggi, passando per i poeti ed i musicisti della Beat generation.
Per la presidente Tei, che ha introdotto oggi la stagione, ''alle polemiche si risponde con i fatti''. Il Pavone, secondo la Tei, ''è in fase di trasformazione e prepara il futuro tornando al passato''. La stagione, secondo la Tei, si pone l'obbiettivo di contribuire a riflettere sul momento di crisi della contemporaneità chiamando a parlarne personaggi di elevatissimo livello culturale. Apprezzamento da Rometti per l'Accademia ''che ha resistito alla fase delle difficolta', con il contributo delle istituzioni'', e sostegno anche dal Comune di Perugia. L'assessore Tarantini ha detto di condividere la scelta di riproporre il Pavone come teatro con un cartellone eclettico e di spessore.
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