PERUGIA - Solo chi si dimostra disposto a ''buttare sangue'' per ''ingraziarsi le persone giuste'', o chi si sa gia' che lo fara' era preso in considerazione per le commesse al centro dell'inchiesta sugli appalti per i ''Grandi eventi'' nell'ambito della quale il gip di Perugia ha disposto oggi la custodia cautelare in carcere per quattro persone. Lo ha sostenuto lo stesso giudice motivando il provvedimento.
Riferendosi al ''sistema gelatinoso'' delineato dalla procura di Firenze, che ha poi trasferito il fascicolo a quella del capoluogo umbro per competenza, il gip ha sostenuto che ''non ha nulla a che vedere con banali raccomandazioni o reti di pubbliche relazioni''. Nell'ordinanza si rileva che Diego Anemone e' il privato maggiormente ''nelle grazie''di Angelo Balducci, che giovedi' si e' dimesso dall'incarico di presidente del Consiglio dei lavori pubblici, ma ''non certo l'unico''.
Secondo il gip l'imprenditore ''e' l'emblema di quel che era (e verosimilmente e' ancora) necessario fare per arrivare a spartirsi la torta''' in occasione di un grande evento come quelli al centro dell'indagine.
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