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UMBERTIDE - Il consigliere del Prc al Comune di Umbertide, Jacopo Galmacci, è autore di un'interrogazione avente come oggetto lo stato dell'ambiente nel territorio comunale. Nel suo documento, indirizzato al presidente del Consiglio comunale, Galmacci chiede al sindaco ed all'assessore competente se, sulla base dei segnali di degrado da lui indicati e ritenuti inquietanti non ritengano di sensibilizzare le istituzioni scolastiche affinché promuovano corsi di educazione civica, di sensibilizzare le forze proposte alla vigilanza affinché siano implacabili nei confronti di coloro che si rendono responsabili di comportamenti scorretti, e, infine, di conoscere altre eventuali iniziative che intendessero mettere in atto al fine di correggere comportamenti incivili. Galmacci segnala al riguardo episodi che a suo parere danno l'idea di una comunità indifferente alla tutela dei beni comuni nonché di un mancato od omesso controllo di comportamenti molte volte al limite del reato, documentati con materiale fotografico relativo all'abbandono di elettrodomestici in ogni dove, bottiglie, lattine, cartacce, escrementi presenti in ogni strada, residui da lavorazioni agricole ed industriali perfino in mezzo ai boschi ecc. il tutto in un raggio al massimo di un chilometro attorno al centro storico. Partendo dalla premessa che un ambiente sano e accogliente è fonte di benessere psicofisico, segno di civismo e rispetto ed anche utile allo sviluppo economico, il consigliere di Rifondazione Comunista considera che il decoro ambientale non dipende solo dalle grandi scelte di politica ambientale, ma anche da comportamenti individuali improntati al civismo ed al rispetto di ciò che è pubblico, che poi non è che il primo passo per comportamenti conseguentemente virtuosi anche nell’affrontare tematiche più importanti (discariche, inceneritori, nucleare ecc.). Lo stesso denuncia poi il fatto che ne in Italia ne ad Umbertide si è mai sviluppato un movimento verde all’altezza di quelli del nord Europa perché impegnati solo in sterili dispute totalmente avulse dai contesti economico sociali o a trasmigrare allegramente da una formazione politica all’altra (fra le tante ricorda le più emblematiche ieri i radicali oggi l’IDV) che ha fatto si che la sensibilità su questi temi sia superficiale. Di fronte ad una crisi economica di portata epocale che sta mettendo in forte difficoltà tradizionali settori produttivi - considera ancora -, sarebbe importante poter valorizzare al massimo la risorsa turismo in modo da compensare, anche parzialmente, la caduta dei redditi, "e pertanto, se non vogliamo rendere la promozione turistica nostrana solo uno spot privo di contenuti, occorre che qualcuno si preoccupi dei segnali di degrado che, se pur non raggiungono ancora nei nostri territori i livelli di guardia conosciuti da altre zone, sono tuttavia seri ed evidenti". Condividi