Nel mese di marzo, la III Commissione consiliare della Provincia di Perugia farà il punto della situazione sulla gestione della tematica venatoria nella nostra Provincia e nella nostra Regione, alla presenza di tutte le autorità istituzionali, delle associazioni venatorie, dei rappresentanti degli ATC. Un passo necessario, dopo gli elementi di forte novità introdotti dalla Provincia di Perugia con l’avvio della nuova consiliatura (rapporto più stretto con la Regione nella definizione degli indirizzi generali e del calendario venatorio, impegno a tutto campo sui territori per la tutela e la pacifica convivenza di tutte le forme di caccia ecc…) e vista anche l’accelerazione della discussione sulle tematiche della caccia che si è determinata a livello nazionale (Legge Orsi e altri provvedimenti). Strategico e centrale è pure il nodo del rapporto tra attività venatoria e tutela dell’ambiente, due aspetti strettamente correlati, che anche la legislazione nazionale (su questo carente e deficitaria per molti aspetti) deve recepire in maniera compiuta, riconoscendo nel cacciatore una vera e propria sentinella ambientale. Il mondo venatorio e le istituzioni chiamate a deliberare sui suoi molteplici aspetti, debbono avere momenti di confronto permanente, ognuno nell’ambito di sua pertinenza, specie in una provincia come la nostra, all’avanguardia nella gestione della caccia, per uomini, mezzi e capacità programmatoria. Le polemiche e gli atteggiamenti di contrapposizione, che qualche volta hanno segnato la storia del rapporto tra Ente Provincia e alcune associazioni venatorie, vanno assolutamente messi da parte: nella fase attuale, ognuno deve dare il suo contributo ad una corretta ed equilibrata gestione della risorsa caccia ( risorsa, non problema ! ), sempre più complessa e diversificata. Condividi