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ORVIETO - In merito alla nuova emergenza idrica ad Orvieto, il sindaco, Antonio Concina, ha spiegato che la situazione non e' grave, ma si e' detto ''molto irritato perche' e' passato gia' un mese e mezzo dalla prima occasione di restrizione e la Sii (Servizio idrico integrato) era obbligata ad evitare il ripetersi di questa criticita'''. ''A 20mila persone - ha detto - che hanno diritto all'acqua pulita e ad avere un gestore assolutamente e completamente efficace, non si puo' dire di avere pazienza! Adesso, la Sii deve assumersi le proprie responsabilita': l'installazione dei filtri avrebbe dovuto risolvere completamente la cosa, ma questo non e' ancora successo. Si sta ancora continuando a lavorare: doveva bastare una settimana ma ormai e' passato un mese e mezzo e siamo daccapo''. ''Da parte mia - ha annunciato Concina - contattero' tutti i sindaci del comprensorio per discutere della vera funzione di questa azienda, eventualmente rimettendo in discussione l'intero comparto''. ''In ogni caso - ha aggiunto - la macchina organizzativa del Comune si e' gia' attivata. La situazione non e' grave, ma e' comunque seria e richiede precise assunzioni di responsabilita' da parte di tutti perche' non e' piu' possibile tollerare queste criticita'''. Il sindaco - riferisce una nota del Comune - ha spiegato che ''purtroppo l'Asl 4 ha di nuovo segnalato la presenza di alluminio sopra la norma. Non sono risultati cosi' clamorosi come un mese fa quando si attestavano intorno ai 1000 microgrammi/litro. Stavolta siamo intorno ai 400 ma sono stato tuttavia obbligato a tornare ad emettere un'ordinanza gia' emessa rispetto ad un problema che doveva essersi risolto. Il nuovo provvedimento e' meno restrittivo, riguarda divieti di potabilita' e non piu' di uso per la preparazione di alimenti, tranne per alcune categorie a rischio come i neonati, i malati, o soggetti con particolari patologie''. Pronta la replica della Sii che in una nota sostiene che, sia nella prima che in questa seconda fase dell'emergenza idrica ad Orvieto, il suo impegno "e' stato forte e costante per affrontare tutte le varie fasi di una situazione assolutamente eccezionale, data dalla natura del problema, legato soprattutto alle caratteristiche chimiche dell'acqua oltre che alle difficolta' tecniche insite nell'istallazione di un impianto di potabilizzazione come quello messo in funzione nei giorni scorsi''. Nelle condizioni con le quali si e' operato - prosegue la nota - con tempi molto ristretti e con le evidenti urgenze determinate dal caso, questa seconda crisi era difficilmente preventivabile. Gli stessi problemi che hanno determinato la prima emergenza hanno evidenziato come le connotazioni chimiche dell'acqua abbiano determinato una ridotta efficacia dei primi sistemi di filtraggio forniti da una ditta specializzata nel settore. Tali impianti saranno migliorati e potenziati nel giro di pochissimi giorni. La Sii ha infatti gia' provveduto a dotarsi dei nuovi sistemi che andranno a supportare e qualificare ulteriormente quelli esistenti. Lunedi' mattina comincera' la fase di collaudo che durera' al massimo una settimana". "Nello stesso tempo - si dice ancora nella nota - la Sii sta anche verificando la possibilita' di apportare manovre tecniche all'acquedotto tali da consentire l'attivazione di soluzioni strutturali che siano in grado di abbattere gli elementi inquinanti attualmente presenti. ''Gli sforzi della Sii - hanno affermato infine, in una dichiarazione congiunta il presidente, Giampiero Lattanzi, e il direttore generale, Paolo Rueca - vanno avanti con impegni costanti sia in termini di risorse umane che economico-finanziarie per risolvere il problema in tempi rapidi in stretta collaborazione con tutti i soggetti interessati e coinvolti nell'emergenza. L'obiettivo dell'immediato e' quello di alleviare il piu' possibile i disagi alla popolazione, alle attivita' economiche e ai servizi socio-sanitari e assistenziali, mentre si sta operando con nuove soluzioni tecnologiche per eliminare definitivamente i problemi emersi''. Condividi