ROMA - Tra le opere piu' importanti del manierismo europeo, La Deposizione dalla Croce, capolavoro giovanile di Federico Barocci (Urbino 1535 -1612), recentemente restaurata, e' al centro di una grande mostra allestita da domani a Perugia, negli spazi di Palazzo Baldeschi al Corso. La grande pala, realizzata per la cattedrale cittadina, ma di proprieta' del Nobile Collegio della Mercanzia, una istituzione laica, offre lo spunto per una rilettura dell'attivita' in Umbria del pittore di Urbino e dell'influenza esercitata tra i suoi contemporanei.
''Prima di ricollocarla in Cattedrale - ha detto il curatore della mostra Federico Mancini - abbiamo pensato che sarebbe stato opportuno costruire intorno ad essa un vero e proprio evento''. La pala e' stata infatti spostata dalla sede originaria per il restauro, che ne ha enfatizzato l'eccezionale modernita' di invenzione e il livello qualitativo recuperandone la strabiliante ''vertigine cromatica''. Quindi e' stata portata a Siena per un'importante esposizione sull'arte di Barocci. Del resto, ha spiegato il curatore, collocata in alto nella cappella del Duomo non la si vede bene, per cui la rassegna perugina e' un'ulteriore occasione per approfondirne la conoscenza.
Il magnifico dipinto e' stato allestito insieme a una trentina di opere, sette dello stesso Barocci, e le rimanenti di artisti coevi selezionati tra quelli che lo scelsero quale punto di riferimento e gli altri che invece imboccarono strade diverse. Insomma, una sorta di ''spaccato della pittura manieristica umbra'', con opere provenienti da collezioni pubbliche, tra cui gli Uffizi, e private.
Il percorso espositivo e' stato articolato in quattro nuclei tematici e si parte proprio con la rappresentazione del Cristo deposto. Qui si ritrova appunto la Deposizione perugina di Barocci, affiancata da altre sette opere, lo stesso schema seguito dalla sezione dedicata al tema dell'Annunciazione. In questo caso, del Barocci e' la grande pala proveniente dalla Basilica di Santa Maria degli Angeli, un'opera maestosa e straordinaria.
''Questa di Perugia e' una mostra con un numero limitato di opere, ma di impatto decisamente spettacolare, in quanto presenta soprattutto monumentali pale d'altare'', ha sottolineato Mancini, che ha individuato nei tre autoritratti dell'artista urbinate una sintesi della maniera, con il Barocci che si ritrae mentre dipinge i suoi capolavori (sia la Deposizione sia l'Annunciazione). La mostra si conclude con una sezione di splendide miniature che illustrano la smisurata produzione perugina a cavallo tra '500 e '600, in larga misura improntata allo stile del Barocci.
Recent comments
12 years 2 weeks ago
12 years 2 weeks ago
12 years 2 weeks ago
12 years 2 weeks ago
12 years 2 weeks ago
12 years 2 weeks ago
12 years 2 weeks ago
12 years 2 weeks ago
12 years 2 weeks ago
12 years 2 weeks ago