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Si riunisce lunedì prossimo alle 15 il Consiglio provinciale di Terni. All’ordine del giorno la mozione di vari consiglieri di maggioranza e minoranza sulla situazione Basell e di Zefferino Cerquaglia (S.L.) sulle riforme endoregionali. "Riteniamo le parole di Anton De Vries - si dice in una nota del Prc di Terni - sulle cause della dismissione dello stabilimento Lyondel Basell di Terni estremamente gravi. Motivare la chiusura dello stabilimento di Terni con ragioni che dipendono esclusivamente dalla sovracapacità produttiva europea che impone la ristrutturazione dei cicli produttivi europei nel loro complesso indipendentemente dal fatturato, dai livelli produttivi e dalla corretta gestione dello stabilimento sono la controprova che le nuove scelte delle politiche industriali realizzate dal capitalismo industriale e finanziario globale prescindono sia dalla base materiale della produzione stessa, sia dalle ricadute sociali ed economiche sul territorio. Infatti la chiusura dello stabilimento di Terni, che produce polipropilene e occupa circa 170 addetti fra operai e impiegati, coinvolge anche le industrie della Treofan e della Meraklon che acquistano da Baseball il polipropilene, con una perdita occupazionale di circa 500 addetti fra operai e impiegati, il che equivale a dire circa 500 famiglie che si troveranno all’improvviso sul lastrico. Il PRC nell’esprimere la propria solidarietà e pieno appoggio alle lotte dei lavoratori della Baseball, impegna i propri eletti nelle istituzioni a mettersi a completa disposizione dei rappresentanti sindacali per attivare tutti i canali possibili per la risoluzione positive della vertenza, oltre ad attivare il proprio gruppo dirigente e militante a schierarsi attivamente a fianco dei lavoratori e delle lavoratrici in lotta. Gli stabilimenti della Baseball, della Treofan e della Meraklon non si toccano a costo di presidiarli e, se necessario, occuparli. Andando oltre l’emergenza del momento il PRC ritiene utile porre alle altre forze politiche, ai sindacati e alle istituzioni il tema centrale del rapporto multinazionali e territorio e, in generale, del modello di sviluppo economico possibile per il ternano. La crisi della Lyondel Basell, congiunta allo smantellamento del “Magnetico” e il suo trasferimento in altro sito produttivo con la diminuzione della produzione di “Titania” che non fa prevedere né per il reparto né per le Acciaierie nulla di positivo per il futuro prossimo, pone ancora una volta sul tavolo il problematico rapporto fra politiche industriali di sviluppo e le multinazionali. Per questo il PRC ritiene necessario, come da suo programma per le amministrativa del 2009, riprendere immediatamente e rilanciare il dibattito avviato durante la dura lotta del 2004/2005 in difesa della produzione del “magnetico” alla Thyssen Krupp Acciai Speciali Terni. Un dibattito che era arrivato a porre sui tavoli della comunità europea la questione del problematico rapporto tra le multinazionali ed il territorio. Rifondazione Comunista, quindi, propone su questo tema la convocazione di una grande conferenza europea da tenersi a Terni entro la fine del 2010. Riteniamo che dare oggi una risposta alla crisi economica significa anche rispondere alla sfida della programmazione dello sviluppo per creare un modello economico che si liberi dai condizionamenti dei grandi gruppi industriali e finanziari multinazionali presenti nel territorio e nella regione. Solidarietà e preoccupazione è arrivata anche dal gruppo consiliare di Terni del Pd ,che in una nota si dice "vicino ai dipendenti della Basell Italia nella loro lotta contro la chiusura prevista per lo stabilimento di Terni. Una chiusura inaccettabile per la città di Terni e per l’intera Regione che rischierebbe di mettere in crisi tutto il Polo Chimico ternano ed incomprensibile perché si tratta di una azienda sana che genera profitti. Il gruppo consiliare ed il Partito Democratico di Terni sosterranno pertanto tutte le iniziative messe in campo dalle organizzazioni sindacali e dai dipendenti al fine di scongiurare questo rischio. L’approvazione da parte del Consiglio Comunale di un atto di indirizzo a sostegno della vertenza è un primo atto concreto con cui si richiede l’apertura di un tavolo nazionale presso il Ministero dello Sviluppo Economico che affronti il tema della chiusura della Basell. Tutte le istituzioni locali (Comune, Provincia e Regione) sono impegnate al fianco dei dipendenti per rivendicare il ruolo strategico del Polo Chimico ternano che, nonostante la crisi economica, rappresenta sia in termini economici che occupazionali un valore aggiunto per la città di Terni e per la Regione dell’Umbria. Nei giorni scorsi è stato aperto anche un tavolo presso il Ministero dell’Istruzione relativo al tema dell’Università a Terni". Riteniamo a questo punto indispensabile richiedere la riapertura del tavolo del Patto di Territorio presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri perché è necessaria una regia nazionale per affrontare, su tutti i fronti, il tema dello sviluppo economico e sociale del territorio ternano, il suo rapporto con le multinazionali, nel delicatissimo momento di crisi economica che stiamo vivendo". Condividi