"Dopo la sconfitta di Viareggio - si dice in una nota del centro di coordinamento dei Perugia clubs -, l’ennesima stagione iniziata con prospettive di riscatto sembra perdersi nella mediocrità. I tifosi sono delusi per i risultati sul campo, ma ancor più sono preoccupati per le sorti future del Perugia calcio o, se si vuole, del calcio a Perugia.
Aldilà dei risultati sul campo e degli errori, anche gravi e ininterrotti, della gestione tecnica e societaria, siamo preoccupati soprattutto perché l’attenzione e la chiarezza che da anni sollecitiamo attorno al Perugia continuano a latitare. Ci riferiamo non solo alla questione stadio ma, in generale, a tutto ciò che gravita attorno al calcio nel capoluogo di regione, avvolto nel disinteresse delle classi dirigenti politiche ed economiche.
La cosa è tanto più grave in quanto la sensazione generale è quella di uno scivolamento lungo una china pericolosa che, nella peggiore delle ipotesi, potrebbe portare alla scomparsa del calcio che conta in una piazza che solo qualche anno fa disputò i quarti di finale della coppa Uefa!
Chiediamo alle istituzioni locali, a partire dal riconoscimento che il Perugia è patrimonio, non solo sportivo, della città e della regione, di esercitare il proprio ruolo di tutela degli interessi collettivi facendosi carico della situazione e prendendo l’iniziativa, come pure è stato fatto in altre piazze, per trovare soluzioni adeguate ad evitare situazioni irreversibili.
Queste cose le diciamo da tempo perché siamo tifosi civili, corretti, responsabili, che vogliono il bene del Perugia, sono presenti da decenni a fianco del Grifo e non sono meno appassionati e calorosi di altri, a prescindere dal settore in cui siedono allo stadio.
Alla Società chiediamo di favorire le soluzioni migliori per riportare il Perugia dove merita: confidiamo che il Presidente Covarelli, da tifoso quale è del Grifo, farà le scelte che più servono al bene del Perugia".
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