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ROMA - Presentato oggi a Roma un nuovo marchio, Cioccolati d'Italia, che mira a offrire una vetrina nel mondo e valorizzare le migliori espressioni del cioccolato artigianale, rigorosamente Made in Italy. Una iniziativa promossa, come sottolineato dal presidente di Unioncamere, nonche' della Cciaa di Cuneo, Ferruccio Dardanello, da un Tavolo Camerale che si propone lo sviluppo di un ambizioso progetto di promozione e sviluppo del cioccolato artigianale italiano che prevede l'avvio di un portale web, il lancio delle 'Strade del cioccolato', la promozione della giornata, il 2 maggio, di 'Cioccolaterie aperte'. Le prime ad aderire a questo goloso network sono le Camere di Commercio di Ragusa, Cuneo e Belluno, rispettivamente in rappresentanza dei distretti produttivi di Modica, Cuneo e della cittadina veneta ai piedi delle Dolomiti, che insieme producono 2.300 tonnellate l'anno di cioccolato artigianale per mano di 75 piccole e medie imprese con 1800 persone impiegate tra maestri cioccolatieri e filiera commerciale. ''Prodotti tradizionali che anno gia' conquistato il mondo, come i cuneesi - ha detto Dardanello - e che esprimono una quota di export pari al 10%. Che ora puntano su questa aggregazione nuova, forte, che attesta l'impegno del sistema camerale per dare al settore l'italianita' che serve''. Il cioccolato non conosce crisi e dal 2010 il cioccolato caldo e' entrato nel paniere Istat. Con questa iniziativa pero', ha concluso Dardanello, ''il Paese affida al cioccolato il proprio cammino di crescita nella internazionalizzazione''. Eco dell'iniziativa, patrocinata dal ministero dello Sviluppo economico, si e' gia' avuto negli altri territori di produzione dell''oro nero' perche', come detto dal presidente della Cciaa di Ragusa, Giuseppe Tumino, ''non esiste il cioccolato italiano, ma tanti cioccolati d'Italia che oggi trovano una sintesi e un trampolino nel nuovo marchio''. Fanno gia' parte della partita, come annunciato da Carmelo Arezzo segretario Cciaa di Ragusa, le camere di commercio di Firenze, Bologna, Ancona, Torino e Perugia. Condividi