Istituzioni e sindacati ritengono ''indispensabile'' l'intervento del Governo nazionale in relazione alla chiusura della Basell, azienda del polo chimico ternano. Una decisione, comunicata ai rappresentanti sindacali dei chimici ieri a Roma e in seguito alla quale è stato proclamato uno sciopero dalle 14 di domani fino alla stessa ora di lunedì prossimo.
Questa mattina c'è stata quindi una riunione straordinaria di rappresentanti delle istituzioni e dei sindacati nella sede della Provincia. Presenti il sindaco Leopoldo Di Girolamo, il presidente della Provincia Feliciano Polli, l'assessore regionale allo Sviluppo economico Mario Giovannetti e i rappresentanti delle segreterie territoriali di Femca Cisl, Filcem Cgil e Uilcem Uil.
I sindacati hanno illustrato la situazione come è emersa dall'incontro nella sede della Confindustria a Roma nella quale c'è stata la comunicazione da parte dell'amministratore delegato della Basell Italia della chiusura del sito ternano entro l'anno. E' stato, quindi deciso di inviare lettere al ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola.
I sindacati hanno infatti ribadito che la vicenda ha una valenza nazionale e quindi hanno chiesto al ministro che affronti con decisione ed impegno il problema. Intanto, subito dopo la riunione in Provincia, i rappresentanti sindacali si sono recati nello stabilimento della Basell dove hanno tenuto una assemblea con i lavoratori al termine della quale è stato indetto lo sciopero con il blocco delle portinerie e conseguente presidio.
La Basell a Terni occupa 130 dipendenti. Il timore è che la vicenda potrebbe avere gravi ripercussioni per le altre aziende del polo chimico ternano in quanto la Meraklon, con 280 dipendenti, e la Treofan, 220 le persone impiegate, utilizzano prodotti dell'azienda per l'attività produttiva. Resta anche confermata per il 5 marzo la manifestazione nazionale a Terni che vedrà la presenza di delegati sindacali delle aziende Basell di Milano, Ferrara e Brindisi, oltre a quelle di Terni. Nell'ambito di questa iniziativa, i sindacati hanno anche proclamato, sempre per il 5 marzo, uno sciopero provinciale di tutti i lavoratori del settore chimico.
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