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''Per chiedere solidarietà ai cittadini ed impegno delle istituzioni locali e nazionali''. Questi alcuni degli slogan scanditi dai lavoratori umbri della A Merloni che stamani hanno proseguito le loro azioni di protesta a Foligno occupando in modo simbolico l'Aula del consiglio comunale. I rappresentanti delle organizzazioni sindacali, nei vari interventi, hanno sottolineato come entro il 28 febbraio debba essere firmato l'accordo di programma, considerato l'inizio di un percorso per il superamento della crisi. Lo strumento dovrebbe infatti servire ad attrarre investitori e permettere il rilancio produttivo ed occupazionale degli stabilimenti e dell'indotto. Il sindaco di Foligno, Nando Mismetti, ha espresso la solidarietà dei Comuni del territorio, sottolineando come quella dei lavoratori della Merloni sia da considerarsi ''una nostra vertenza - aggiungendo - la crisi economica e finanziaria è sotto gli occhi di tutti, ancora più grave nel 2010, e chi dice che la stessa sia finita, vive in un altro mondo. Occorre che il governo faccia delle scelte di politica industriale, anche a fronte di una crisi internazionale, scelte che, oltre a mantenere i livelli occupazionali, servono a fronteggiare uno stato di emergenza che rischia di compromettere la stessa tenuta sociale''. Nei prossimi giorni, inoltre, tra la fine di questa settimana e l'inizio della prossima è prevista la vista di una delegazione cinese interessata all'acquisizione del gruppo elettromestico. Intanto per venerdì, come riportato questa mattina da Umbrialeft, il Ministero per lo Sviluppo Economico ha convicato per un incontro a Roma le regione Umbria, Marche ed Emilia Romagna, dove insistono gli stabilimenti Merloni, i sindacati ed i commissari dell'azienda per prospettare loro lo schema dell'accordo di programma e del programma complessivo riferito all'azienda in amministrazione controllata. Condividi