La grave situazione creatasi alla Basell, che minaccia la chiusura del polo chimico di Terni, rappresenta un colpo durissimo alla stabilità economica e lavorativa delle famiglie dei dipendenti coinvolti. Ma tale circostanza dimostra anche drammaticamente lo stato di fragilità del sistema produttivo nazionale soprattutto chimico. Il circolo di Terni di Sinistra Ecologia e Libertà crede che la tradizione e la qualità dell’industria chimica di Terni ed in generale dell’Italia rappresenti un settore strategico da difendere e potenziare con opportune politiche di ricerca. Potenziare la ricerca e la qualità produttiva significa avere una prospettiva concreta industriale per il nostro territorio e per la nostra città. In definitiva è necessario dotarsi rapidamente di una seria e concreta politica industriale. E’ pertanto urgente che il Governo torni a ragionare di programmazione economica, a individuare gli asset industriali su cui posizionare lo sviluppo produttivo e, su quelli, investire risorse, indirizzare la ricerca per colmare il gap relativo alla registrazione dei brevetti, creare le condizioni affinché i privati vi investano: è ormai palese che il mercato da solo non è infatti in grado di produrre ricchezza e benessere diffusi. Il circolo di Terni di Sinistra Ecologia e Libertà si augura che la sinistra, quella presente in Parlamento e quella rimasta fuori, abbia la consapevolezza che occorre costruire unitariamente una proposta in grado di vincere questa sfida. Se lo augura per i lavoratori di Basell, per questa città e per il futuro dell’Italia: noi faremo la nostra parte. Condividi