CESENA - Il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci è intervenuto oggi al convegno - promosso dalla Cassa di Risparmio di Cesena con il patrocinio del Comune - di presentazione del progetto dell’autostrada Orte-Mestre. “Si tratta di una opera - ha ricordato Ciucci - che ha valenza assolutamente strategica nel Piano infrastrutturale sia italiano che europeo, poiché consentirà non solo di collegare vaste aree del centro e del sud tirrenico con il Nord-Est del paese, ma anche di interconnettersi con il corridoio transeuropeo n. 5 Lisbona-Kiev”.
L’opera - che attraverserà cinque Regioni (Lazio; Umbria; Toscana; Emilia Romagna; e Veneto), 11 province e 48 comuni - interesserà l’itinerario indicato come E45-E55 e prevede la realizzazione di un’infrastruttura di tipo autostradale tra Orte, con lo svincolo di interconnessione con l’A1, e l’area a sud–ovest di Venezia, con lo svincolo di interconnessione con l’A4 ed il Passante autostradale di Mestre.
“La semplice rappresentazione geografica di questa opera - ha ssostenuto il presidente Ciucci - rende comprensibile quanto sia alto il livello di interconnessione territoriale che e' chiamato a gestire, ma rende anche l'idea della complessità e dell’articolata serie di procedure, autorizzazioni, concessioni che questo progetto deve affrontare. Questa complessità è anche una delle ragioni che stanno condizionando il timing del progetto, che lo scorso 22 giugno 2009 ha visto riattivare la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale e localizzazione urbanistica (ai sensi dell’art. 165 del D.Lgs. 163/2006), che è attualmente in corso e che prevediamo possa concludersi il prossimo mese di giugno”.
La nuova autostrada avrà una lunghezza complessiva di oltre 396 km. I ponti e viadotti si svilupperanno per 139 km, le gallerie naturali per 51 km e le quelle artificiali per 13 km. Saranno realizzati 20 cavalcavia, 226 sottovia, 83 svincoli, 2 barriere di esazione e 15 aree di servizio.
Per l’esazione del pedaggio sarà adottato un sistema Multi Lane Free Flow (MLFF) ovvero a flusso libero. È prevista l’installazione di 170 portali che, attraverso un sofisticato sistema di telecamere, consentiranno di effettuare tutte le funzioni di rilevamento, registrazione e classificazione del veicolo determinando il pedaggio. Il pagamento potrà avvenire attraverso il sistema Telepass attualmente in uso sulla rete autostradale italiana, attraverso carte prepagate, attraverso internet e anche attraverso il telefono cellulare. Il sistema adottato consentirà - a parere del presidente dell'Anas - una minore occupazione del suolo, evitando code ai caselli e garantendo così un flusso del traffico più scorrevole e minore inquinamento.
Altre informazioni comunicate dal presidente Ciucci:
- La durata della concessione sarà di 49 anni (di cui 9 anni per la costruzione).
- La gran parte dell’investimento, stimato in circa 9,5 miliardi di euro, sarà realizzato facendo ricorso a capitali privati con un contributo pubblico di 1.428,2 milioni di euro.
- Il cronoprogramma di realizzazione dell’opera (a partire dalla piena efficacia della convenzione) prevede: per la progettazione definitiva ed esecutiva e gli espropri: 2 anni; per la realizzazione delle nuove opere: 7 anni (dal 3° al 9° anno); per il completamento della E45: 6 anni (dal 15° al 20° anno).
“La Orte-Mestre - ha sottolineato in conclusione il Presidente Ciucci - costituisce forse il progetto infrastrutturale più importante in Italia dai tempi dell’Autosole, per il suo valore trasportistico e anche per il suo valore economico. È quindi dovere di noi tutti impegnarci per realizzare questo grande progetto, superando egoismi e localismi e facendo
squadra per accelerare le ulteriori tappe necessarie. Il dibattito sul tracciato, che dura ormai da quasi 10 anni, deve necessariamente terminare. È ora di arrivare all’operatività, con la gara per il concessionario e poi la redazione del progetto definitivo ed esecutivo e l’apertura dei cantieri. Credo che oramai, dopo tanto tempo, tutti noi siamo convinti della bonta' del progetto e che siamo vicini al traguardo”.
SCHEDA: L’OPERA E I SUOI SUPPOSTI BENEFICI
La nuova autostrada inciderà in modo significativo sul riequilibrio dell’intero sistema trasportistico italiano, con benefici sia a livello nazionale che localistico.
A livello nazionale verrà riequilibrata la distribuzione dei grandi flussi nazionali di traffico pari a circa il 60% dell’intero traffico nazionale), che oggi insistono troppo pesantemente sull’itinerario A1 Orte-Bologna, A13 Bologna-Padova, e A4 Padova-Venezia. Questo itinerario, infatti, costituisce oggi l’unica alternativa autostradale al corridoio Orte-Mestre, rispetto al quale determina sia un allungamento delle percorrenze di circa 40 Km - con le comprensibili ricadute economiche ed ambientali che questo comporta sul sistema paese - sia un aggravio delle note criticità attualmente presenti sulle cerniere metropolitane di Firenze, Bologna e Padova.
Inoltre, contrariamente al corridoio A1 - A13 - A4, che insiste essenzialmente nell’entroterra, la nuova opera consentirà l’interconnessione e l’interscambio con un gran numero di importanti Hub portuali (costituiti dagli scali di: Civitavecchia, Ravenna, Chioggia, Mestre, Ancona) e una migliore accessibilità alla area costiere tra Venezia e Ravenna; all’area metropolitana di Forlì-Cesena; alle aree appenniniche della provincia di Arezzo; ai distretti industriali della valle del Tevere (Sansepolcro, Città di Castello e Umbertide); all’area metropolitana di Perugia; alla conurbazione Terni-Narni.
A livello locale, il potenziamento del corridoio della E55 consentirà di alleggerire il traffico sulla strada statale 309 Romea, che oggi si caratterizza per la scarsa capacità della sede stradale (con una corsia per senso di marcia), per le numerose intersezioni a raso e per un insieme di elementi geometrici che la rendono una arteria con livelli di sicurezza che si sono andati progressivamente abbassando. Lo spostamento del traffico, soprattutto pesante, consentirà una straordinaria occasione di riqualificazione dell’attuale itinerario, che interessa aree di raro pregio turistico ed ambientale, tra le quali, ad esempio: la zona della Pineta di S. Vitale, a nord di Ravenna; le Valli di Comacchio; il litorale di Comacchio e, a nord, la zona dell’abbazia di Pomposa e del Bosco di Mesola; il Parco del Delta del Po; la Riserva Naturale del Bosco Nordio a sud di Chioggia; l’ambito della Laguna Veneta con le numerose aree umide e l’Oasi naturale della Valle dell’Averto.
La realizzazione della Orte-Mestre consentirà quindi la riqualificazione della strada statale 309, dandole una nuova vocazione quale “Strada Parco”, ossia strada riservata al traffico locale e di tipo turistico e ricreativo, più adatto al contesto territoriale attraversato.
Analoghi benefici a livello locale sono previsti per la E45 tra Orte e Cesena, che essendo stata costruita con standard tecnici superati, attualmente presenta caratteristiche funzionali e di sicurezza non adeguate alle esigenze della circolazione. Infatti, nonostante le due corsie per senso di marcia, ha una larghezza della banchina spesso insufficiente, raggi planimetrici inadeguati in rapporto ai tratti rettilinei precedenti, spazi di visibilità ridotti in rapporto alla velocità effettiva dei veicoli, mediamente ben superiore ai 90 Km/h consentiti, ed un numero insufficiente di piazzole per la sosta d’emergenza. A queste limitazioni si aggiungono le carenze dal punto di vista impiantistico quali, ad esempio, i sistemi di informazione all’utenza, di monitoraggio del traffico, di sorveglianza delle condizioni meteo-climatiche e di emergenza e soccorso.
In tale contesto alcuni tratti appaiono particolarmente critici: il raccordo Orte-Terni; il Nodo di Perugia; l’attraversamento appenninico nei pressi di Verghereto. Un'altra rilevante criticità della E45 è costituita dalle ingenti risorse necessarie per la manutenzione della strada e delle sue opere d’arte, in particolare per il tratto appenninico, che conta circa 25 viadotti di grande luce e 4 gallerie. Tali opere sono state realizzate all’inizio degli anni ’70 e, dopo trenta anni di esercizio, presentano gravi situazioni di ammaloramento per corrosione e di degrado delle parti più esposte. L’attuale E45 si presenta, pertanto, come un’infrastruttura obsoleta e non più adeguata a sostenere la funzionalità trasportistica che è andata assumendo nel corso degli ultimi 40 anni.
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