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PERUGIA - Il territorio umbro punta sulla qualita' per superare gli effetti della crisi; lo fa auspicando una sinergia sempre piu' forte con le istituzioni, associazioni e gli istititi di credito; infatti, mai come in questo periodo e' stato ritenuto cruciale il supporto del sistema finanziario per evitare il rischio di momentanea illiquidita' di imprese sane e competitive. Sono questi gli aspetti significativi per l'Umbria, evidenziati dal VI Rapporto Unicredit sulle Piccole imprese presentato stamane a Perugia dal direttore commerciale Umbria Massimo Marroni e dal responsabile dell'ufficio studi divisione retail di Unicredit, Zeno Rotondi. L'analisi condotta nel Rapporto si sviluppa lungo tre filoni: valorizzazione del territorio, l'internazionalizzazione e l'innovazione; tre aspetti legati fra loro, dai quali dipendono il futuro e la prosperita' del sistema produttivo. Dall'analisi (interviste dirette ad un campione di 200 piccoli imprenditori) e' emerso che ''il peggio sembra passato e che l'indice di fiducia 96, risulta essere di 8 punti superiore rispetto al 2008''. C'e' quindi un atteggiamento positivo dell'imprenditore, che con ottimismo ritrovato, vuole proseguire negli investimenti (erano stati congelati), anche per l'allunagmento dei tempi di pagamento clienti (75,1%) e l'aumento del costo delle materie prime (64%). ''La forbice tra locale e nazionale aumenta sensibilmente - ha detto Zeno Rotondi - sul tema della riduzione vendite Italia (63,5% per l'Umbria e 71,8% in Italia) e sulla perdita di investimenti finanziaria (57,9% in Umbria e 50,4% in Italia)''. Tra gli imprenditori intervistati, c'e' coscienza della sottopatrimonalizzazione, che ''e' un limite alle opportunita' di sviluppo delle imprese''. Il settore bancario ha saputo sostenere l'economia produttiva - e' stato ricordato - a fronte della debolezza in termini di patrimonializzazione delle aziende con valutazione di criscihio piu' sensibili. ''Il nuovo modo di fare banca - ha concluso Massimo Marroni direttore Commerciale per l'Umbria di Unicredit - ripone maggiore attenzione alla relazione con il cliente, a porsi come riferimento stabile sul territorio, a stringere accordi significativi con partener strategici come Confidi e Associazioni di categoria che vengono cosi' a svolgere un importante ruolo di mediazione con le banche rispetto all'accesso al credito delle Piccole imprese''. Tra le strategie per uscire dalla crisi, oltre al contenimento dei costi, l'indagine di Unicredit, ha dimostrato che per il ''futuro si mira a migliorare la commercializzazione'' puntando sulla qualita' delle produzioni, su investimenti sia in capitale fisico che umano. Numerosi gli imprenditori in sala per la presentazione, cosi' i vertici di varie associazioni. Tra i piccoli imprenditori anche chi ha parlato di nuove assunzioni scattate a settembre, altri che stanno puntando su nuove iniziative nel settore dei servizi, con ''fantasia, impegno e ritrovato ottimismo''. Condividi