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Il presidente Casini ci onora della sua attenzione confermando quello che noi andiamo dicendo da sempre: l'UDC è incompatibile con Rifondazione Comunista sotto il profilo dell’azione di governo. Casini poi ha ragione quando sottolinea che i cattolici non sono incompatibili con Rifondazione Comunista nelle cui fila, al contrario di quello che vuole darci a bere, militano molti e molte compagne di fede cattolica. Ci dispiace invece che il presidente Casini strumentalizzi la fede e il sentimento religioso dei cittadini per crearsi un proprio spazio politico. In questi anni sono state molte le convergenze tra Rifondazione Comunista e esponenti del mondo cattolico su un'idea dell'Umbria fondata sulla solidarietà, la giustizia sociale, la salvaguardia dell'ambiente e sullo sviluppo di qualità. Un percorso virtuoso che noi, come i cattolici del PD, non abbiamo voluto interrompere per garantire agli umbri una prospettiva di sviluppo e di benessere. Non ci sembra che il professarsi cattolici debba necessariamente coincidere con la privatizzazione dell'acqua e dei servizi pubblici essenziali, con il sostegno al nucleare, con l'astensione sul legittimo impedimento o con la costruzione di coalizioni con personaggi contigui alla storia ed alla cultura del nazifascismo come accade oggi nelle Marche in virtù della sciagurata alleanza tra PD e UDC. Condividi