Cattocomunismi - Casini dice la sua sul mancato accordo: "Colpa dei cattolici Pd che non hanno voluto scaricare il Prc"

Spacca spacca. E ho detto tutto...

Parlando con il mio amico Gianluca, che è di Rifondazione Comunista, e che è un cattolico praticante impegnato, mi ha ricordato le contraddizioni che gravitano sull'UDC di Casini. Quel Ronconi, unico e onnipresente come se fosse il "padreterno", parla di incompatibilità del mondo cattolico con Rifondazione Comunista, ma si dimentica che il suo capo supremo dell'UDC, è un divorziato che ha infranto uno dei principi basilari della chiesa e del cattolicesimo e che pertanto dovrebbe subire la scomunica e le ire papali. Invece, con la coerenza che anima questi ondivaghi nostalgici catto-democristiani, si ingaggia l'integralista "teodem", senatrice Binetti, per candidarla in Umbria unicamente per attrarre il voto dei cattolici, sapendo che poi, vista l'incompatibilità con l'incarico parlamentare, lascerà il posto da Consigliere, ammesso che l'UDC riesca a convincere un sufficiente numero di elettori cattolici a votarla, al padroncino di turno che a suo tempo non ha certo brillato nel ruolo di oppositore. Non sarà che tutta questa manfrina, sto di qua, sto di la, sto a destra ma anche a sinistra, voglio fuori Rifondazione Comunista ma non i Comunisti Italiani e quelli di Vendola (ndr. grande peccatore per la chiesa cattilica romana vista la sua situazione sessuale) soltanto penchè, come avvenuto a Marsciano, sono pronti ad entare nel centro-sinistra con qualche assessore?