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PERUGIA - Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Perugia, nel quadro dell'avviata strategia d'incremento qualitativo e quantitativo dei controlli finalizzati al contrasto delle varie tipologie di “sommerso di lavoro e di azienda”, nonché tutela dei marchi industriali, tramite la Tenenza di Assisi ha recentemente sottoposto a controllo fiscale un gruppo di imprese facenti capo alle stesse persone fisiche ed esercenti l'attività di produzione e commercio. Il sodalizio per l'esercizio congiunto delle attività adottava il seguente modus operandi: una società acquistava materia prima e commissionava la produzione di prodotti ceramica alla seconda società del gruppo la quale era l'unica ad avere forza lavoro a disposizione. Non appena la prima società rientrava in possesso dei prodotti finiti forniti dalla seconda, li vendeva parte a clienti extracomunitari e parte all'altra società del medesimo gruppo. Quest'ultima a sua volta, attraverso un canale di “autisti di autobus turistici”, vendeva al minuto a turisti che venivano nella città del poverello. Numerosi i pullman che hanno accompagnato presso la sede della ditta i loro trasportati (alunni delle scuole, turisti di altre regioni italiane, statunitensi, giapponesi, ecc) che vi hanno acquistato prodotti finiti e souvenir. Le operazioni ispettive hanno consentito di effettuare: - tre sequestri penali per complessivi 2090 prodotti ceramici in violazione alle norme sulla contraffazione dei marchi di fabbrica in quanto molti di essi riportavano raffigurati illegittimamente il disegno “Raffaellesco” ed altri, seppure realizzati con la tecnica della decalcomania riportavano la dicitura “dipinto a mano”; - la segnalazione all'Autorità giudiziaria per violazioni al codice penale di tre soggetti. L'attività di verifica ha permesso inoltre di rappresentare puntualmente agli uffici finanziari violazioni all'IVA per complessivi € 640.000; alle imposte sui redditi per complessivi € 2.500.000; all'IRAP per complessivi €1.360.000. Condividi