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Dopo il successo ottenuto nella scorsa Stagione, il 22 e il 23 febbraio al Comunale di Narni, il 24 al Politeama Clarici di Foligno e il 25 febbraio al Teatro Comunale di Gubbio ritorna a grande richiesta sui palcoscenici dell’Umbria Filippo Timi con Il popolo non ha il pane? Diamogli le brioche. Il travolgente e divertente spettacolo, prodotto da Santo Rocco e Garrincha insieme al Teatro Stabile dell’Umbria, si ispira all'Amleto di Shakespeare e vede in scena insieme al nostro acclamato attore, Lucia Mascino, Luca Pignagnoli, Marina Rocco e Paola Fresa. Un poveraccio quando esce fuori di testa si sente re, un re quando impazzisce che cosa si può mai immaginare di essere? Un ragazzino viziato – dice Timi - che probabilmente se avesse mai sbirciato nella camera dei genitori, li avrebbe trovati a fare le orge con le fattucchiere di corte e i soldati in divisa… un ragazzino viziato che d’improvviso si sveglia nella notte… inizia a ridere e demolire il mondo… esasperando i meccanismi di potere, desiderio… e brama…. che regolano la natura violenta dell’uomo. Lui, il delfino del re, dalla vetta della piramide, come un giullare, pezzo per pezzo, comincia a smontare, mattone su mattone, la piramide stessa… crollando con essa… “Ed ecco che una notte un’immagine m’arriva furente al cuore. Se io avessi coscienza del mondo… la netta percezione che tutto quello che accade è solo un’eterna ripetizione… mi verrebbe da ridere, amare con la stessa leggerezza di chi calpesta un fiore… uccidere con la stessa frivolezza… violentare con la medesima noncuranza… ma… gli effetti delle azioni si imprimono nella memoria del cuore e nella carne dell’anima… ed ecco che l’abisso arriva alla gola.” Di fronte alla realtà, di fronte a certi irrimediabili eventi, la morte, la perdita di un amore… il cuore e il cervello impazziscono, hanno bisogno di trovare fughe e nuove logiche per non soffrire così tanto. Ridere, è la risposta della coscienza alla tragedia? Ridere il pianto. Ridere la morte. Ridere l’abbandono. Ridere il tradimento. Ridere la follia. Ogni sentimento ha una bocca, e io voglio far ridere la bocca dei sentimenti! Ogni vita è lo specchio della vita. Guardati, disse un giorno Amleto ad Ofelia, guardati in me… come fai a non ridere di te? Insomma, una commedia. Tra potere, oblio, frivolezze e pazzia. Per informazioni e prenotazioni ci si può rivolgere telefonicamente, fino al giorno precedente lo spettacolo, presso il Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria, tutti i giorni feriali, dal lunedì al sabato, dalle 16 alle 19, al n°075/57542222. E’ possibile acquistare i biglietti on-line sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria www.teatrostabile.umbria.it.   Condividi