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PERUGIA - Lunedì 22 febbraio (alle 17.30) Giorgio Battistelli sarà a Perugia, ospite della Fonoteca regionale “Oreste Trotta”, per parlare di una delle sue opere più famose e originali: “Experimentum Mundi”. L’incontro con il compositore (che si terrà nell’Aula Magna dell’Università per Stranieri ad ingresso libero) è il quarto appuntamento del programma di “Ritmi”, il ciclo di video, audio conferenze e concerti organizzato dalla Fonoteca con la consulenza artistica di Vincenzo Martorella. Battistelli – affermano alla Fonoteca - è tra i compositori italiani contemporaneo più conosciuti. Diplomatosi nel 1978 al Conservatorio dell’Aquila, ha frequentato a Colonia i seminari di composizione di Karlheinz Stockhausen e Mauricio Kagel e, a Parigi, i corsi di tecnica e interpretazione nel teatro musicale contemporaneo di Jean Pierre Drouet e Gaston Sylvestre. Negli anni ’80 ottiene una borsa di studio presso gli studi radiofonici di Baden Baden, poi risiede a Berlino su invito del Deutscher Akademischer Austauschdienst. Nel 1993 Hans Werner Henze lo nomina suo successore alla guida del Cantiere internazionale d’arte di Montepulciano, dove rimane per tre anni. Dal 1996 al 2002 è direttore artistico dell’Orchestra della Toscana. Lavora al Centro Tempo Reale di Luciano Berio a Firenze e con il Centro di Sonologia Computazionale dell’Università di Padova, in collaborazione con Alvise Vidolin. Nel 2003 è insignito del titolo di Chevalier de l'Ordre des Arts et des Lettres dal Ministero della Cultura Francese. Dal 2004 è Accademico di Santa Cecilia. Dal 2000 al 2005 è direttore artistico della Società Aquilana dei Concerti, e dal 2005 al 2007 dell'Accademia Filarmonica Romana. Battistelli è “composer-in-residence” all’Opera di Anversa dal 2005 al 2006 e alla Deutsche Oper am Rhein di Düsseldorf nel biennio 2007-2008. Dal 2006 insegna alla Aldeburgh Music dove tiene un corso di teatro musicale per la Jerwood Opera Writing Fellowships. Dal 2004 al 2007 è direttore artistico della Biennale Musica di Venezia; nella stagione 2006-2007 della Fondazione Arena di Verona. Da febbraio 2009 è Presidente della Società Aquilana dei Concerti. Lo spettacolo “Experimentum Mundi” nel 2010 compie trent’anni. L’organico, singolarissimo, prevede artigiani (2 bottai, 2 falegnami, un pasticciere, 2 selciaioli, 2 muratori, 2 fabbri, 2 arrotini, 1 scalpellino, 2 calzolai), voci di donne, voce recitante (che legge passi dall’Encyclopedie ou Dictionnaire raisonné des sciences des artes et des métier di Diderot e D'Alembert), un percussionista, strumenti (a seconda dell’allestimento) ed elettronica (almeno nelle ultime rappresentazioni). Lo spettacolo è un esempio di come la musica contemporanea possa realizzare una condivisione emotiva tra palcoscenico e pubblico. I suoni del lavoro artigianale, che echeggiavano fino a non molto tempo fa nelle strade e nelle piazze dei nostri paesi, si incastrano in una sinfonia vulcanica e gioiosa, scandita dalle pagine dell’Enciclopédie declamate percussivamente da un attore. In questa opera, ha dichiarato Battistelli, “l’elemento gestuale è già implicito nel modo di emettere il suono: per emettere un determinato suono è necessario quel determinato gesto e tutti i gesti acquistano la loro dimensione teatrale nella concertazione. In scena bisogna tenere in equilibrio l’attività di 23 persone che compiono azioni finalizzate alla realizzazione di particolari oggetti, come una serie di fili che si intrecciano percorrendo traiettorie obbligate”. Nel corso dell’incontro verranno proiettati stralci dell’opera a cui seguirà un colloquio-intervista tra Vincenzo Martorella e il compositore. Condividi