TODI – Si è tenuto questa mattina a Todi un seminario per illustrare i risultati raggiunti finora con il “Progetto Atlante” della Cooperativa Polis, che propone un nuovo modello gestionale per le residenze protette per anziani. “Il Progetto Atlante” si prefigge di realizzare un “Modello Assistenziale, Gestionale e Culturale” che consenta di conoscere le condizioni di salute delle persone assistite, di fissare obiettivi specifici di assistenza attraverso la formulazione di progetti individuali e di verificare le azioni misurandone gli esiti attraverso appositi indicatori. Il progetto ha mosso i primi passi nell’anno 2008 all’interno delle residenze protette gestite dalla Polis, e oggi prosegue attraverso: - le Unità Operative presso cui il progetto è implementato tra cui la Residenza Protetta Veralli Cortesi dove, grazie alla disponibilità e sensibilità degli amministratori, il percorso sta proseguendo nella sua implementazione; - l’utilizzo di “Atlante-Vaor-RSA” come strumento informatico che consente in maniera adeguata di effettuare la valutazione dell’anziano fragile, ospite in residenza; - la formazione continua di figure professionali presenti nelle Residenze e l’implementazione del “Modello Assistenziale, Gestionale e Culturale” . - Il lavoro fin qui svolto consente di monitorare e rendicontare annualmente l’andamento della qualità del servizio erogato, attraverso la misurazione di indicatori universalmente riconosciuti in relazione alla valutazione del benessere e della cura degli anziani. Nell’anno 2009 la cooperativa ha raccolto le prime statistiche presentando agli operatori del settore ed alla cittadinanza tutta i risultati raggiunti presso la Residenza Protetta Veralli Cortesi. Tali risultati, misurati attraverso l’utilizzo di uno strumento informatico scientificamente validato (Atlante-Vaor- RSA”), sono di immediata comprensione anche ai non addetti ai lavori. Il Progetto è stato attuato e viene portato avanti in collaborazione con l’Istituto di Gerontologia e Geriatria dell’Università di Perugia, che favorisce la formazione continua dell’equipe multidisciplinare all’interno delle Residenze Protette indicate. Inoltre, il modello e le linee di intervento del Progetto si trovano in perfetta linea con i principi della moderna geriatria. Il Progetto proposto trova conferma e riscontro anche negli indirizzi strategici della Regione dell’Umbria, che a partire da Gennaio 2010 ha adottato lo strumento informatico, già utilizzato dalla Cooperativa Polis, come strumento ufficiale per la raccolta dei dati inerenti gli ospiti assistiti all’interno delle Residenze Protette in Umbria. La Cooperativa intende proseguire nell’implementazione di tale Progetto, estendendo l’utilizzo degli strumenti ad esso correlati anche nella gestione delle diverse tipologie di servizi. STORIA E VALORI DELLA COOPERATIVA POLIS La cooperativa Polis nasce il primo gennaio 2008 dalla fusione di due grandi cooperative umbre: ALSS e LASCIAA, che in trenta anni di lavoro hanno segnato un solco profondo nella cooperazione sociale regionale e nazionale. Polis agisce sulla base e nella convinzione che la realtà cooperativistica oggi sia il luogo dove scambiare socialità, solidarietà, mutualità, fare economia, trasformando le competenze, capacità professionali ed i valori di ogni singolo socio, in risultati economici e sociali a beneficio dell’organizzazione, degli utenti e delle comunità locali. È con questo approccio che sono stati definiti i valori portanti della cooperativa e l’ideazione del “Progetto Atlante”. I valori che Polis eredita sono caratterizzati da una forte propensione all’aiuto dei più deboli e delle persone in difficoltà e dall'intenzione di perseguire l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’ integrazione sociale dei cittadini, tramite la gestione di servizi socio-sanitari, assistenziali ed educativi, secondo anche quanto previsto dall’art. 1 lettera a) della Legge 381/91. Fra gli obiettivi della cooperativa nel campo della gestione dei servizi socio- sanitari e assistenziali rivolti alla persona, in particolare alla persona anziana, figurano i seguenti: · garantire la centralità dell’uomo e della qualità della vita come approccio all’erogazione del servizio; · rafforzare e migliorare i collegamenti tra la ricerca scientifica e l’attuazione pratica dei servizi socio-sanitari e assistenziale rivolti agli anziani; · accrescere la propensione all’innovazione nell’erogazione dei servizi; · promuovere un modello gestionale che coniughi la dimensione etica-valoriale con quella tecnica ed economica. Condividi