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“La situazione dei lavoratori dipendenti della Cooperativa Agrozootecnica di Norcia è diventata insostenibile: il personale dipendente lamenta il pagamento delle tre ultime mensilità e della tredicesima. Ad aggravare il tutto, lo stato di totale incertezza legata alla prosecuzione dell’attività lavorativa oltre che alla mancanza di informazione da parte del Presidente e del Consiglio di amministrazione”. A lanciare l’allarme la segreteria regionale Fai Cisl Umbria che ritiene che “questa situazione di immobilismo stia creando gravi danni sia al personale dipendente che alla filiera produttiva stessa. Per questi motivi è necessaria un’amministrazione straordinaria che possa traghettare l’azienda in questo momento di grande difficoltà economica e organizzativa verso una risolutiva ed efficace soluzione. Inoltre, tale amministrazione straordinaria dovrà avviare una discussione con soggetti che ad oggi hanno manifestato volontà e interesse al rilancio della cooperativa stessa”. La Fai Cisl Umbria sottolinea che “non riesce a comprendere il comportamento di totale chiusura del Consiglio di amministrazione e del suo Presidente nei confronti delle istituzioni locali. Il nostro riferimento –è stato spiegato- è all’amministrazione comunale di Norcia che, nella persona del sindaco Giampaolo Stefanelli, ha manifestato nell’incontro del 29 dicembre scorso totale disponibilità per ricercare insieme alle Organizzazioni Sindacali soluzioni positive per il rilancio della cooperativa e per salvaguardare il futuro di questi lavoratori. Dipendenti, questi, con un buon bagaglio professionale alle spalle”. La Fai Cisl Umbria non permetterà a nessuno la dismissione di questa importante realtà economica del territorio della Val Nerina e si opporrà con tutti gli strumenti necessari per scongiurare la sua chiusura. “Siamo convinti –è stato ribadito- che il territorio di Norcia ha bisogno oggi più di ieri di realtà economiche e produttive come la Cooperativa Agrozootecnica per dare risposte efficaci al territorio in termini occupazionali e non solo. Norcia non ha bisogno di ulteriore cemento, ma di una politica di filiera produttiva legata all’ambiente (Green Economy)”. Condividi