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FABRIANO - Nuove forti iniziative di protesta verranno messe in atto dagli operai della Antonio Merloni di Fabriano perche' l'Accordo di programma per il rilancio del territorio venga firmato al piu' presto. ''I lavoratori sono sfiniti da un anno di incertezza - spiega Gianluca Possanzini della Cgil -, non sanno che ne sara' del loro futuro, di migliaia di posti di lavoro a rischio''. Il ministero dello Sviluppo economico ha assicurato che l'Accordo con le Regioni coinvolte dalla crisi del gruppo elettrodomestico (Marche, Umbria ed Emilia Romagna) sara' sottoscritto entro il 28 febbraio. Ma la data della firma non c'e' ancora, e comunque, ricordano a Fabriano, se il Governo non emanera' il regolamento attuativo degli accordi di programma, pronto da mesi, l'intesa rischia di rimanere sulla carta. La preoccupazione cresce, spiega Andrea Cocco della Cisl, e anche se l'interessamento del gruppo cinese Machi China Holdings Group, partecipato dallo Stato, dovesse concretizzarsi, ''l'Accordo e' il passaggio preliminare''. L'unico che puo' scongiurare il fallimento della A. Merloni, e garantire la continuita' degli ammortizzatori sociali per i 3.200 addetti. Una delegazione cinese ha visitato l'azienda una ventina di giorni fa, e ha preso contatti con i tre commissari straordinari e il presidente della Regione, ma non avrebbe ancora presentato una dichiarazione di interesse formale ne' un progetto industriale. ''I cinesi? - dice Possanzini - forse arriveranno, non sappiamo, ma la situazione ormai e' insostenibile, e i lavoratori aspettano risposte concrete, non promesse''. Condividi