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CITTA' DI CASTELLO - Nei giorni scorsi il sindaco di Città di Castello Fernanda Cecchini ha incontrato il gruppo di docenti e operatori che hanno partecipato al corso “Adults Learn with Fun, imparare divertendosi”, promosso dal Centro Studi Villa Montesca. L’iniziativa era prevalentemente incentrata su elementi culturali e artistici locali: se nelle lezioni teoriche è stato illustrato il metodo Montessori, le attività laboratoriali si sono svolte in Pinacoteca, ai Museo Burri e a Centro Garavelle, utilizzando il territorio come strumento da cui trarre risorse didattiche. Rivolgendosi agli ospiti, provenienti da nove paesi dell’Europa, dalla Lituania alla Turchia, il sindaco ha sottolineato come “l’educazione abbia costituito un terreno di incontro e di scambio per l’Europa dei saperi, cui il Centro Villa Montesca appartiene per il livello culturale e la capacità di inserirsi in progetti di natura comunitaria. Nell’adempiere ad una missione autonoma, il Centro studi rappresenta il naturale sviluppo dell’eredità ideale e materiale dei baroni Franchetti, per i quali il territorio era parte integrante di ogni progresso e di ogni conoscenza. Inoltre il corso, che oggi salutiamo, si fonda sul nostro patrimonio artistico, costituendone un’implicita promozione”. “Città di Castello, anche grazie al ruolo che la formazione permanente sta svolgendo, si conferma come laboratorio di respiro europeo, a partire, in questo caso, dalla riscoperta del territorio come strumento di conoscenza. Il concetto, nel mondo del virtuale e della globalizzazione, è meno banale di quanto si possa pensare perché invita al recupero di un sapere e di un saper fare, non avulso dallo spazio che ci circonda: l’artigianato, su cui è cresciuto il progresso economico di Città di Castello, è nato da questo approccio alle potenzialità locali”. Il workshop si è articolato in cinque giornate: le attività principali hanno riguardato il modello costruttivista e l’approccio comunicativo nelle comunità di apprendimento, il gioco e i network sociali come strumenti di comunicazione e apprendimento, l’ambiente virtuale come terreno neutrale per l’incontro intergenerazionale e l’utilizzo tecnico degli strumenti open-source e simulazione di giochi multiplayer on-line. “Stiamo proponendo dei modelli che abbiamo già sperimentato con successo, internet come spazio franco per il dialogo tra generazioni o i giochi di gruppo” ha spiegato il direttore del Centro Fabrizio Boldrini, aggiungendo che “in questa occasione è stato introdotto un elemento legato alla storia e all’ambiente, che ben si presta a caratterizzazioni locali, suscettibile quindi di infinite varianti. Il pubblico a cui ci siano rivolti era costituito da formatori che si occupano dell’educazione degli adulti a vari livelli: membri di associazioni culturali e cooperative che offrono servizi alla famiglia oppure operatori che affrontano problematiche legate ai temi della genitorialità. A loro abbiamo proposto un itinerario innovativo attraverso il quale trovare nuovi spunti per la programmazione didattica”. Soddisfatta dell’esperienza si dichiara Mihaela Ionescu, una delle partecipanti per la quale “il binomio imparare divertendosi raramente riesce a non deludere le aspettative, specialmente se rivolto ad adulti. I suggerimenti e le indicazioni emerse dal corso di Villa Montesca però ci hanno guidato alla scoperta di percorsi inediti, mostrandoci strade interessanti per costruire programmi non solo sulla fisionomia della città o dell’ambiente attingendo direttamente al giacimento artistico e culturale che conservano”. Condividi