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Fronte unitario fra Regione, Anci e parlamentari, di entrambi gli schieramenti, dell'Umbria e sindaci dei Comuni coinvolti dal terremoto dello scorso 15 dicembre che chiedono più fondi per le aree colpite, giudicando insufficienti quelli previsti finora nell'ordinanza del Governo. Il punto della situazione è stato fatto oggi a Perugia nel corso di un incontro presso la sede dell'Associazione nazionale Comuni italiani. La Regione dell'Umbria chiede ''certezze'' e ''maggiori risorse finanziarie'' per la ricostruzione che ha colpito parte del territorio regionale e in una lettera trasmessa al capo Dipartimento della Protezione civile, Guido Bertolaso evidenzia alcune ''inadeguatezze'' contenute nella ordinanza. L'assessore regionale Vincenzo Riommi ha detto che ''con lo stanziamento previsto in ordinanza di 15 milioni di euro rispetto a un fabbisogno stimato in 350 milioni (previsione molto rigorosa e stretta) non sarà attivato il percorso di ricostruzione''. ''La dotazione - ha aggiunto - è il 4-5 per cento del fabbisogno''. Un'ordinanza che, per Riommi, ''non può ricalcare il modello dell'Abruzzo'' e non può procedere in termini di ''riparazione del danno, perché ciò significa non parlare di ricostruzione''. ''Occorre, al contrario - ha proseguito -, fare riferimento al miglioramento sismico, all'innalzamento della qualità strutturale degli edifici e adottare un approccio di tipo integrato, soprattutto per i borghi storici''. Rassicurazioni sono arrivate dai parlamentari del Pdl Luciano Rossi e Pietro Laffranco che hanno spiegato di avere ''già sollecitato il Governo sulle questioni poste''. ''Rappresentiamo tutti insieme - ha sostenuto Rossi - la piccola Umbria per ottenere il massimo possibile. Ma quella cifra credo che sarà modificata, questo il mio impegno''. Laffranco dopo aver precisato che ''non ci sono terremoti di serie A o B'' ha detto di aver inviato una lettera al sottosegretario Gianni Letta, in cui si evidenzia che ''15 milioni di euro non sono sufficienti; che serve una visione integrata della ricostruzione; che deve esserci priorità d'intervento sugli edifici pubblici e in particolare sulle scuole''. ''Se si continuerà come fatto finora - ha commentato Laffranco - la questione si risolverà, purché questo non diventi, in modo strumentale, oggetto di campagna elettorale''. Gli onorevoli Walter Verini e Anna Rita Fioroni, Pd, hanno quindi proposto un incontro immediato fra il sottosegretario Letta e una delegazione di parlamentari umbri. Mentre, i sindaci dei Comuni coinvolti dal sisma hanno focalizzato l'attenzione sulla necessità di intervenire ''con urgenza sugli edifici scolastici'' e di agire ''in modo unitario''. Condividi