Calistri: “Lasciano allibiti le dichiarazioni del segretario regionale dei Comunisti italiani”

Per la verità sia il PRC che socialismo2000 hanno sempre sostenuto che doveva essere il PD ad esprimere il candidato persidente (tant'è che la sinistra si è ben guardata dal richiedere le primarie di coalizione quando sarebbe stato il momento di chiederle, anzi sostenendo apertamente quanto sopra ricordavo, tranne cambiare idea quando ci si è accordi che non sarebebro stati canddati quei "cavalli" del PD - Lorenzetti e Bottini - sui quali si scommetteva) salvo poi ricredersi perchè oramai avevano fatto una "gaffe" irrimediabile quando i giochi erano ancora aperti: dare del'incapace (e di candidata sicuramente perdente) alla Marini affermando che mai e poi mai l'avrebbero sostenuta. A quel punto si è cercato di correre ai ripari inscenando la candidatura Goracci così da avere un'elemento di contrattazione in più (dato che la strada a questo punto era in salita) e per cercare di sostenere così indirettamente (neanche poi tanto indirettamente, se ad esempio guardiamo ai risultati di Gubbio delle primarie) il candidato oppposto alla Marini: Bocci (agendo da soli senza decidere assieme al PdCI - alla faccia della federazione - e adesso si ha il coraggio di lamentarsi di esso). E adesso che la Marini (quella che si sosteneva non si sarebbe appoggiata mai e poi mai, che era una iattura per il centrosinistra) è la candidata a presidente della regione il PRC si è cacciato da solo in un "cul de sac" (ma si potrebeb affermare di peggio) e non sà come uscirne (senza ammettere di aver sbagliato alla grande). Questa è la realtà, com'è evidente che la scelta di aprire all'UDC da parte del PD è ancor prima che il rispondere ad una strategia nazionale, la volontà di ridimensionare un PRC non tanto perchè scomodo (anche se è evidente che la sinistra, per le sue posizioni, può mettere in difficoltà il PD) ma perchè inaffidabile e per niente rispettoso (anzi troppo spesso presuntuoso, data la contenuta consistenza elettorale). Con questo non voglio affatto elogiare nè le scelte del PdCi nè la disinvoltura ed un eccesso d'arbitrio che caratterizza parte della dirigenza del PD, ma resta il fatto che il principale ostacolo alla crescita - in termini di consenso - della sinistra è, purtroppo, la sinistra stessa incapace di liberarsi dall'eccesso di superbia culturale che la porta spesso - come nel caso del PRC in Umbria - a compiere errori tattici e strategici prima ed a perseverare in essi dopo (incolpando gli altri), senza riuscire mai a fare quell'indispensabile autocritica e, soprattutto, a trarre da essa la logica conseguenza della necessità di una diversa selezione della propria classe dirigente. c.f. [http://blog.libero.it/territorio/]

Caro Luca Fondelli, le cose non sono andate come le descrivi. In sede di tavolo della coalizione abbiamo sempre sostenuto che spettava al gruppo dirigente del PD l'onore e l'onere di indicare un candidato Presidente da sottoporre alla coalizione. Quando è risultata chiara l'incapacità del gruppo dirigente del PD di indicare un nome condiviso al loro interno, di fronte alla scelta obbligata per il Pd di andare a primarie, è stata fatta la richiesta di fare primarie di coalizione, ritenendo che se si doveva ricorere al giudizio dell'elettorato del centro sinistra era giusto che questo elettorato fosse messo in grado di scegliere tra opzioni diverse, esattamente come si è fatto in Puglia o a Venezia. Di più, al tavolo della coalizione tutte le forze politiche furono concordi che se si doveva ricorrere a primarie, queste dovevano essere di coalizione. PRC e Socialismo 2000 si sono comportati di conseguenza. Nulla di più, il resto sono ricostruzioni dietrologie, che non appassionano gli elettori.

Non capisco proprio perchè Rifondazione Comunista doveva inventarsi una "federazione della sinistra" che non c'é e peraltro rappresentata da soggetti discutibili, che non rappresentano nessuno se non loro stessi e forse nemmeno le lore stesse idee che sono mutevoli. C'è da una parte quel Diliberto che è stato messo in discussione dal ex amico/compagno Rizzo per le frequentazioni lobbystiche/massoniche. In Umbria gli fa eco quel sedicente comunista, ignorato anche dai suoi stessi elettori, adatto soltanto a fare il servitore di qualche cortigiano e nulla più. La Regione ancora lo sta cercando come "latitante": Poi c'è questo Calistri qui che da bravo professorino scrive.... scrive.... scrive..... e poi lo ritroviamo al seguito dell'ex senatore Cesare Salvi che ha saputo scrivere soltanto un libro contro la "casta" dei politici e amici di merende. Come può essere credibile Rifondazione Comunista e la sinistra se continua a farsi rappresentare da questi pseudo compagni che vivono di quei privilegi che hanno denunciato e che quando erano ministri del lavoro, come il sen. Cesare Salvi, poca cosa hanno fatto per tutelare i salari e gli stipendi dei lavoratori. Quindi compagno segretario Flamini è proprio il caso di rispolverare quel famoso proverbio che dice: "MEGLIO SOLI CHE MALE ACCOMPAGNATI".

'A Claudio, ma vedo che se non attacchi il PRC proprio non dormi la notte. Mi raccomando, continua così: è sempre bella questa immagine di SEL (so che non sei iscritto, lo so....) che sostiene (con qualche "criticuccia" qua e là) il PD. Per fortuna che nelle Marche i compagni di SEL hanno più sale in zucca. Almeno loro non ci fanno pentire dell'appoggio al vostro Leader in Puglia. Zukov