PERUGIA - Sono contenuti in oltre una trentina di faldoni gli atti dell'inchiesta sui presunti illeciti legati agli appalti per il G8 della Maddalena che i pubblici ministeri di Perugia stanno esaminando dopo l'invio del fascicolo da parte della procura di Firenze. Il procuratore aggiunto Federico Centrone, che guida l'Ufficio come facente funzioni, e i sostituti Sergio Sottani e Alessia Tavernese stanno studiando le carte nel massimo riserbo. Non avrebbero avuto finora - secondo quanto si e' appreso - alcun incontro con i magistrati delle altre procure interessate all'indagine, quelle di Firenze e Roma. Nei primi giorni della prossima settimana i pm perugini decideranno se tenere nel capoluogo umbro solo il troncone d'inchiesta che coinvolge il procuratore aggiunto di Roma Achille Toro (accusato di rivelazione di segreto d'ufficio) o, come appare piu' probabile, l'intero fascicolo. Ai magistrati di Perugia stanno continuando ad affluire gli atti acquisiti anche negli ultimi giorni nel corso delle perquisizioni. La competenza della procura perugina - che e' senza un procuratore capo effettivo dal luglio del 2008 - e' stata determinata dal coinvolgimento nell'indagine di Toro. I pm del capoluogo umbro sono infatti competenti a occuparsi di tutti i casi che coinvolgono i loro colleghi romani come indagati o parti offese. Per questo hanno coordinato negli anni scorsi grandi inchieste come quella sull'omicidio di Mino Pecorelli e, piu' recentemente, sul presunto archivio riservato trovato negli uffici dell'ex Sismi in via Nazionale a Roma. Condividi