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ROMA - Stangata per i pirati informatici: per la prima volta in Italia gli appassionati di musica, film, videogiochi e software scaricati illegalmente da internet sono stati multati. La Guardia di Finanza di Brescia ha deciso sanzioni per 25 milioni di euro. Quattro persone, che non solo scaricavano ma rivendevano su larga scala commercializzando dvd e cd, dovranno sborsare 23,5 mln. Il resto lo pagheranno 38 clienti-acquirenti individuati da Nord a Sud. E' la 'Operazione Uncino', un'indagine avviata due anni fa dalla tenenza di Desenzano che ha inviato in rete una email-esca con richieste di video e materiale protetti da copyright. Risultato: all'amo ha abboccato un fornitore, primo step che ha permesso ai militari di risalire a ritroso ad altri tre "grossisti" che mediante il sistema peer-to-peer scambiavano files che poi duplicavano e spedivano in giro via posta ordinaria. Cosi' un 40enne di Chieti, un 42enne di Perugia, un 31enne di Milano e un 44enne di Terni - quest'ultimo, un commerciante, considerato a capo della filiera - sono stati denunciati per violazione della normativa sui diritti d'autore. Due di loro dovranno rispondere anche di detenzione di materiale pedopornografico. "La legislazione e' complessa", ha spiegato oggi il comandante dei finanzieri di Desenzano, Stefano Sartorato, che ha condotto sequestri di oltre 200mila articoli, dvd e cd, per un valore di 10 milioni. "Scaricare illegalmente e' quasi un fatto culturale, nessuno finora era mai andato fino in fondo", ha sottolineato. Ma la multa e' un segnale importante: "Chiunque sul web e' rintracciabile", ha ricordato Luca Vespignani, della Federazione contro la pirateria informatica, "l'industria del diritto d'autore e' il 6% del Pil in Italia e per colpa della contraffazione perde 25mila posti di lavoro l'anno. Debellandola potremmo assumere 2 milioni e mezzo di lavoratori in piu'". Condividi