''Massimo Rossi è il nostro candidato unitario. Il tempo è scaduto, et alea iacta est''. Così, con il detto latino ''il dado è tratto'', il segretario regionale di Rifondazione comunista Marco Savelli ha reso noto l'esito della riunione svoltasi oggi tra Prc, Comunisti italiani (Pdci) e Sinistra ecologia libertà (Sel). Massimo Rossi, di Rifondazione comunista, è stato presidente della Provincia di Ascoli Piceno nella precedente legislatura, e non fu riproposto per un secondo mandato, soprattutto per iniziativa del Pd ascolano (alle ultime elezioni la Provincia di Ascoli Piceno è passata a un'amministrazione di centrodestra).
La riunione di oggi pomeriggio ha sancito la formazione di una terza coalizione (con Pd-Idv-Udc-altri e Pdl) in corsa alle regionali di marzo, la quale segna la riunificazione delle sinistre marchigiane, seguita al divorzio fra Pd e Idv da un lato (che si sono alleate con l'Udc) e le altre forze di sinistra della coalizione che ha governato per gli ultimi 15 anni le Marche. ''Adesso - ha aggiunto Savelli - ridefiniremo parzialmente il programma, che però sarà in gran parte quello che avevamo concordato lo scorso 4 febbraio. E in quanto alle liste, le nostre sono sostanzialmente già pronte, se non per qualche limatura che faremo domattina, e credo che Sel sia allo stesso punto''.
LA COALIZIONE LABORATORIO
Coalizione-laboratorio nelle Marche dove lo schema di alleanza Pd-Udc-Idv, più altre sigle minori, appoggerà il governatore uscente Gian Mario Spacca (Pd), ma senza l'apporto di Sinistra Ecologia e Libertà, che ha deciso oggi di affiancare Prc e Pdci, con il candidato di Rifondazione Massimo Rossi. E' l'unico caso in Italia in cui le forze politiche locali non si adeguano all'ipotesi lanciata da Bersani e Casini per costruire uno schieramento delle opposizioni a Berlusconi, possibile alternativa al centrodestra alle elezioni politiche del 2013.
Lo strappo, annunciato oggi dal Sel, non è un fulmine a ciel sereno, ma la conseguenza del cambio di coalizione di Spacca a campagna elettorale già avviata: i vendoliani si erano schierati con lui, inizialmente sceso in campo con un centrosinistra 'tradizionale' (dal Pd a Rifondazione) con cui ha governato per cinque anni, ma poi costretto a escludere la sinistra per la linea dell'Udc.
Fino all'ultimo Sel ha lanciato appelli al governatore per avere una ''grosse coalition''. Spacca, che proprio stamani ha presentato la nuova alleanza e il programma, ha ribadito che le porte per i vendoliani sono aperte anche dopo le elezioni, e che con la sinistra ''va cercato un rapporto non solo civile, ma di collaborazione''.
In altre regioni i partiti della sinistra radicale e i centristi convivono nello stesso schieramento, nelle Marche no, anche ''per la 'strana' legge elettorale regionale che ci siamo dati e che non prevede piu' il listino, l'elenco degli eletti automaticamente con il presidente''. Per altro, il governatore ritiene di avere presentato un programma ''molto aperto al sociale, tale da coprire anche le sensibilità di sinistra'': lavoro e misure anticrisi, politiche sociali e attenzione alla famiglia e alle fragilità, ambiente e sviluppo i punti chiave.
Ma la sinistra-sinistra, che con Spacca aveva sottoscritto il 4 febbraio scorso un accordo di programma (prima del matrimonio Pd-Udc) si è sentita di fatto ''cacciata fuori'' da uno schieramento che ha ''ben governato'' le Marche per 15 anni. E dunque lancia in campo un suo uomo, Massimo Rossi, ex presidente della Provincia di Ascoli Piceno non ricandidato alle ultime elezioni per una rottura fra Pd e Prc ascolani, con la Provincia passata poi al centrodestra. Il 28 e 29 marzo doppia sfida dunque nel centrosinistra, mentre a destra il candidato di Pdl-Lega è il vice sindaco di Civitanova Marche Erminio Marinelli.
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