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''L'unica nostra preoccupazione è che questa vicenda non faccia slittare i tempi per i lavori di completamento dell'aeroporto fissati per l'11 giugno 2011''. E' la riflessione di Mario Fagotti, presidente della Sase, società che gestisce l'aeroporto dell'Umbria, sugli sviluppi dell'inchiesta avviata dalla Procura di Firenze sui presunti appalti pilotati della Protezione Civile e per quel che riguarda lo scalo umbro nell'assegnazione dei lavori previsti per il 150esimo anniversario dell'Unità d'Italia. ''I soldi sono tutti a disposizione dell'Unità di Missione, non arrivano direttamente a noi - ha aggiunto Fagotti - al momento i lavori sono completati al 40% ed a condurli non figura soltanto la Anemone Costruzioni, ma altre 7 ditte''. La Anemone Costruzioni, infatti, è la società di Grottaferrata ritenuta la maggiore catalizzatrice degli appalti speciali della Protezione Civile per i grandi eventi (dal G8 della Maddalena, ai mondiali di nuoto di Roma del 2009 alle celebrazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia, nelle quali sono inseriti i lavori di ampliamento dell'aeroporto umbro - ndr) finita al centro dell'inchiesta della Procura di Firenze e che ha portato all'arresto del presidente del Consiglio dei lavori pubblici Angelo Balducci e di altre 3 persone per corruzione e all'iscrizione nel registro degli indagati, con la stessa accusa, di 40 personaggi tra i quali Guido Bertolaso. Nell'evidenziare che l'approvazione delle opere previste per l'ampliamento dell'aeroporto sono passate attraverso 2 Governi, quello Prodi che ne avvio l'iter e quello Berlusconi che le ha riconfermate, il Presidente Fagotti ricorda che ''la pubblicazione del bando di gara risale al 20 ottobre 2007, mentre l'aggiudicazione definitiva dell'appalto, per un importo pari a 25,8 mln di euro, è avvenuta il 5 febbraio 2008. Tutto si svolge nella massima trasparenza - conclude Fagotti - abbiamo voluto che i lavori della scalo siano visitabili dando così modo alla collettività di svolgere il suo ruolo, quello di verifica''. L'aeroporto, spiega una nota, punta a superare i 150mila passeggeri in un anno, questo grazie al prolungamento della pista già realizzato da anni (è sufficiente per far atterrare Boeing 737) mentre sono in corso i lavori per l'ampliammento dell'aerostazione, progetto firmato da Gae Aulenti. IL GIP: NESSUN SEQUESTRO Sul fronte dell'inchiesta intanto il procuratore capo di Firenze Quattrocchi sostiene che non ci sono nuovi indagati. E non c'è, inoltre, il rischio che i cantieri dei lavori finiti nel mirino della magistratura vengano sequestrati. "Nessun rischio", ha assicurato il procuratore riguardo a un eventuale sequestro dei cantieri e "non ci sono nuovi indagati". Quattrocchi non ha voluto rilasciare altre dichiarazioni. L'attenzione degli inquirenti ha riguardato, in particolare, gli appalti per i lavori al G8 della Maddalena, l'aeroporto S.Egidio di Perugia, i lavori al Foro Italico per i campionati mondiali di nuoto e, a Firenze, il nuovo auditorium del Maggio musicale fiorentino e la scuola marescialli dei Carabinieri nell'area di Castello. Condividi