"Siamo compagni e compagne che hanno intenzione di ripartire per riportare il lavoro al centro della discussione politica": così viene annunciata la costituzione, a Terni, del "Coordinamento dei lavoratori comunisti".
Un coordinamento che - si spiega è composto "da lavoratori e lavoratrici che vogliono reagire all’esclusione sociale alla quale vogliono condannarci le forze del capitale globalizzato: ci opponiamo alle politiche neoliberiste vigenti, che hanno determinato la crisi attuale e che se non verranno contrastate continueranno a determinarne altre".
Il coordinamento, promosso e sostenuto dalle forze della Federazione della Sinistra, "è un luogo di confronto e di rivendicazione, che si propone di porre a sintesi le istanze fondamentali del lavoro, quali l’occupazione, il reddito la sicurezza".
L'obiettivo è quello di rivendicare per le forze del lavoro la prospettiva di un nuovo avanzamento sociale, basata sulla dignità della persona e della democrazia nei luoghi di lavoro.
Per intendono "contrastare la logica della frammentazione e della terziarizzazione, che separa i lavoratori e li getta in un’assurda concorrenza reciproca: dobbiamo contrapporre alle risposte dell’azienda le risposte dei lavoratori, senza lasciare indietro nessuno. Ci proponiamo di denunciare ogni abuso o mancanza dell’azienda, facendo opera di controinformazione fra i lavoratori e riportando queste ed altre istanze ai partiti e alle amministrazioni locali".
Per questi lavoratori "L’unità è la sola tutela possibile: contro la repressione e l’indifferenza torniamo a riaprire spazi di libertà".
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