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di Giampaolo Grassi per l'agenzia Ansa Guido Bertolaso indagato per corruzione e gli uffici della Protezione civile perquisiti. Il presidente del Consiglio dei lavori pubblici Angelo Balducci arrestato per la stessa accusa. Identica sorte per gli ingegneri Fabio De Santis e Mauro della Giovampaola e per l'imprenditore romano Diego Anemone, dell'omonimo gruppo di costruzioni. Una sessantina di perquisizioni e una quarantina di indagati, tra cui il procuratore aggiunto di Roma Achille Toro, per un'inchiesta nata a Firenze e poi approdata all'isola della Maddalena per i lavori del G8 (poi trasferito all'Aquila). Nell'ordinanza, a proposito degli arrestati, il gip Rosario Lupo parla di ''totale e incondizionato asservimento della pubblica funzione'' agli interessi dell'imprenditore Diego Anemone (e non solo) e di ''sistema non a caso definito 'gelatinoso' non dagli investigatori, ma da alcuni degli stessi protagonisti di tale inquietante vicenda di malaffare, che ben potrebbe essere ribattezzata 'Storia di ordinaria corruzione'''. Ricevuto l'avviso di garanzia, Bertolaso ha rimesso l'incarico: ''Chiederò al pm - ha detto - di procedere al più presto al mio interrogatorio''. Il premier ha respinto le sue dimissioni. ''Che ci sia una categoria di persone pagata con i soldi dei contribuenti che si esercita a perseguitare con processi sempre e comunque infondati - ha commentato il presidente del Consiglio - è un male italiano che mi sento di denunciare''. Una frase che finirà al vaglio del Csm. L'inchiesta fiorentina verte sulle opere previste per i 'grandi eventi': i Mondiali di Nuoto del 2009, il mancato G8 a La Maddalena e le celebrazioni per il 150/o anniversario dell'Unita' d'Italia, nel 2011, e si basa sugli intrecci di ruoli fra responsabili dei progetti e imprenditori. Balducci e De Santis sono indagati nella qualità di pubblici ufficiali - il primo come direttore del Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo della Presidenza del Consiglio dei ministri, e il secondo come alto dirigente della stessa struttura - incaricati della gestione di alcuni grandi eventi e relativi appalti: quello per lo svolgimento dei campionati del mondo di nuoto di Roma 2009; quello relativo alla Presidenza italiana del G8 alla Maddalena, sempre nel 2009; quelli riguardanti le celebrazioni del 150° anniversario dell'Unità d'Italia. Della Giovampaola è invece indagato quale pubblico ufficiale operante all'interno della Struttura di Missione relativa al ''Grande Evento - Vertice G8 La Maddalena''. In tali qualità - scrive il gip, sulla base di ''materiale indiziario imponente'' - i tre avrebbero ricevuto dall'imprenditore Anemone una lunga serie di utilità ''per compiere o per aver compiuto atti contrari ai propri doveri di ufficio connessi all'affidamento e alla gestione degli appalti''. Gli appalti finiti nel mirino degli investigatori sono quelli per la ristrutturazione dello stadio centrale del tennis del Foro italico e per la realizzazione del nuovo Museo dello sport italiano di Tor Vergata, entrambi riguardanti i Mondiali di nuoto di Roma: furono assegnati a società riconducibili ad Anemone. Tre altri appalti, sempre assegnati a società di Anemone, sono relativi al G8 a La Maddalena: la realizzazione del palazzo della conferenza e area delegati, la residenza dell'Arsenale, l'area stampa e servizi di supporto. L'ultimo appalto si riferisce all'esecuzione delle opere per il completamento dell'aeroporto internazionale dell'Umbria Sant'Egidio di Perugia, per le celebrazioni per il 150 Anniversario dell'Unità d'Italia. Su Firenze le indagini riguardano un altro progetto per le celebrazioni per i 150 dall'Unità d'Italia, quello del parco della musica, dove deve sorgere il nuovo Teatro del Maggio musicale. Per la procura fiorentina le indagini avrebbero rivelato una serie di corruzioni negli appalti, assegnati nel quadro di uno scambio di favori tra dirigenti dello Stato e imprenditori. L' ''asservimento'' della pubblica funzione di Balducci, De Santis e della Giovampaola ''veniva retribuito - scrive il gip - con vari benefit di carattere economico e non, anche di grande rilevanza patrimoniale''. Ma si parla anche di mobili, soggiorni in hotel, ristrutturazioni di immobili privati ed anche di cose più banali, come semplici cellulari. Tutto ciò in un contesto di ''sistematicità delle condotte illecite e dei rapporti illeciti e di cointeressenza tra gli indagati'', provocando ''rilevantissime ripercussioni finanziarie ed economiche ai danni del bilancio dello Stato''. I magistrati di Firenze avrebbero anche prove di incontri tra il procuratore aggiunto Achille Toro, Balducci e Anemone. Vi sarebbero, inoltre, intercettazioni telefoniche in cui il magistrato metterebbe in guardia i due arrestati dal parlare al cellulare per scongiurare il rischio di essere ascoltati dagli inquirenti. Toro avrebbe consigliato l'uso di skype, più sicuro delle carte telefoniche. Il procuratore aggiunto di Roma, che risulta essere indagato per ''rivelazione del segreto d'ufficio'', ha detto: ''non ho violato nessun segreto. Mi difenderò nelle sedi opportune''. I pm toscani hanno iniziato a indagare sul G8 alla Maddalena partendo dall'inchiesta sull'urbanizzazione dell'area Castello di Firenze, intercettando uno degli indagati, l'architetto Marco Casamonti. Il 9 agosto 2008 per telefono avrebbe detto, come riportato dall'Espresso: ''Ci hanno chiamato per dare una mano per i progetti del G8 alla Maddalena. Perché stanno facendo i lavori e sono nella cacca più nera. Perché hanno dato incarico agli architetti di Berlusconi che non sono in grado...''. In una intercettazione relativa a questa nuova inchiesta, riguardo le procedure di aggiudicazione dagli appalti Casamonti sostiene che ''l'ingerenza della politica assume toni vergognosi''. Condividi