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Comitato No Cave Gualdo Tadino GUALDO TADINO - Ieri sera il Comitato No Cave di Gualdo Tadino ha dato mandato all'Avvocato Alessandro Fratini di procedere nel ricorso al TAR dell'Umbria contro la delibera del Consiglio Comunale di Gualdo Tadino n° 136 del 20/10/2009 con la quale la Giunta Morroni ha sancito la riapertura delle cave di Vaccara con la solita scusa del riambientamento. Questa mattina il legale ha depositato gli atti alla cancelleria del TAR. Il Comitato No Cave si ripromette, attraverso questo atto forte e concreto, di impedire la riapertura all'attività produttiva di quei siti estrattivi che negli anni hanno già compromesso abbondantemente l'ambiente pedemontano di Gualdo mettendo finanche a rischio uno dei siti archeologi più importanti della Regione. Il Comitato crede che la qualità della vita delle popolazioni non sia una merce da scambiare con il lauto profitto dei cavatori in cambio delle solite promesse su improbabilissimi ritorni occupazionali e su interventi di riqualificazione ambientale. I milioni di metri cubi di materiale estrattivo messi a disposizione di Cava Mancini ci parlano al contrario di un ulteriore saccheggio della nostra montagna. I cittadini che animano il nostro comitato credono invece che Gualdo e la sua economia debbano una volta per tutte indirizzarsi su un modello di sviluppo che badi alla qualità ambientale delle produzioni e alla qualità sociale del lavoro e dei servizi. Il Comitato No Cave di Gualdo Tadino varerà da subito una serie di iniziative volte a sensibilizzare ulteriormente l'intera cittadinanza gualdese su questo problema e proseguirà nella sua azione di ferma opposizione ad una politica che persegue solo il profitto di pochi e lascia presagire ulteriori progetti di riapertura indiscriminata dei siti estrattivi. Condividi