PERUGIA - Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la proposta di atto amministrativo di iniziativa della Giunta regionale riguardante il “Piano forestale regionale 2008-2017”, un documento indispensabile per accedere ai fondi europei previsti per le misure forestali.
Il Piano forestale definisce le strategie per la gestione delle risorse e delle attività delle foreste da parte della Regione Umbria. Non ha obiettivi predefiniti ma serve quale punto di riferimento per la costruzione di programmi specifici che consentano l’accesso alle risorse della UE. Il Piano, concordato già nel 2008, attendeva l’uscita del Piano quadro nazionale quale riferimento imprescindibile per quelli regionali e segue le direttive del Piano Foreste dell’Unione Europea, che individua gli obiettivi di base e la ripartizione di oneri e doveri fra i vari Stati membri.
Altro importante riferimento dell’atto amministrativo regionale è individuato nella Conferenza interministeriale sulle foreste d’Europa per una gestione sostenibile delle stesse, che si riunisce ogni cinque anni dal 1989. La finalità ultima del documento è quella di dotare l’Umbria di Piani precisi per poter captare le risorse previste dal Documento di programmazione dei fondi comunitari, che uscirà nel 2013.
Gli strumenti di attuazione dell’atto amministrativo sono: la pianificazione forestale, che non si esaurisce con il Piano regionale ma viene attuata anche attraverso piani territoriali ed aziendali, riguardanti le imprese che lavorano nelle foreste e che sono in aumento, i finanziamenti (consistenti nei Fondi della Unione Europea) e le normative di settore.
Per quanto riguarda l’Umbria, le azioni previste sono calate nel contesto regionale che si caratterizza per il record nazionale di boschi cedui (l’87 per cento del territorio) e di conseguenza assume primario interesse la filiera che va dalla segheria al mobile, attraverso la pianificazione delle attività tipiche del bosco e la conservazione della biodiversità.
Prevista anche una maggiore opera di informazione e comunicazione, per far capire alla popolazione l’importanza del legno fra le materie prime, e una specifica attenzione alla formazione degli addetti al sistema forestale.
Le risorse a disposizione consistono prevalentemente di fondi comunitari, essendo quelli regionali interamente impegnati per le attività delle Comunità montane e a copertura dei costi provocati dagli incendi boschivi.
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