Si è conclusa con il rinvio a giudizio di 43 tra imprenditori, funzionari pubblici e dipendenti delle aziende, nonché di cinque società specializzate in manutenzione stradale l'udienza preliminare davanti al gip di Perugia relativa all'inchiesta sulla presunta gestione illecita di appalti per lavori stradali da parte della Provincia di Perugia. A carico di otto degli imputati è stata ipotizzata l'accusa di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e alla turbativa d'asta. Gli altri saranno processati, a vario titolo, di questi ultimi reati ma per quello associativo. Per tutti la prima udienza è stata fissata il 5 luglio prossimo. Il gip ha inoltre assolto l'imputato che aveva scelto di essere processato con il rito abbreviato. Un altro ha invece patteggiato la pena che è stata sospesa. Il giudice Massimo Ricciarelli ha comunque riqualificato alcune delle accuse contestate assolto alcuni degli imputati per vari episodi contestati. Soddisfazione è stata espressa da diversi dei difensori degli imputati secondo i quali la ricostruzione accusatoria è stata ''sfrondata'' dal gip. La lettura del dispositivo è durata circa mezz'ora. L'udienza preliminare è scaturita dall'indagine denominata ''Quattro canasse'' condotta dalla squadra mobile di Perugia coordinata dal pm Manuela Comodi. Il magistrato non ha commentato la decisione del giudice. Soddisfazione comunque tra gli inquirenti per quella che è considerata la tenuta dell'impianto accusatorio. Condividi