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MILANO – L’idea era di presentare, nel cuore pulsante dell’economia e della finanza italiana, un altro cuore, il “cuore verde dell’Umbria”, come una sorta di anticipazione (quasi un “trailer” pubblicitario”) della massiccia presenza dell’Umbria turistica alla 30esima edizione “Borsa del Turismo”, che si svolgerà a “Fieramilano” dal 18 al 21 febbraio. E “Umbria a Milano” si è chiamato il “tour” promozionale che, per iniziativa dall’Agenzia di Promozione Turistica dell’Umbria, si è svolto dal 3 al 6 febbraio nella capitale lombarda, presentando un assaggio di quanto può regalare l’Umbria del turismo agli operatori del settore, nel quadro di una offerta integrata che unisce cultura ed ambiente, arte, cura del corpo, prodotti di eccellenza ed enogastronomia di qualità. Si è cominciato, mercoledì 3 febbraio, con la presentazione (presso la sede nazionale del “Touring Club”) della ristampa anastatica, a cura dell’“Apt” dell’Umbria, del volume “Umbria”, il dodicesimo della collana “Attraverso l’Italia/ Illustrazione delle Regioni Italiane, edito a Milano nel 1944, per i tipi del Bertieri, dall’allora “Consociazione Turistica Italiana”. Si è proseguito nel pomeriggio, presso la libreria Mondadori di Via Marghera, con un incontro sul tema “Umbria: itinerari tra gusto e natura”, incentrato sul Monte Cucco, la Dorsale Appenninica e le “Strade del Vino e dell’Olio”, e, giovedì 4, con la conferenza-stampa ufficiale di presentazione, presso la sala “Indro Montanelli” del “Corriere della Sera”, della quarta edizione del Festival Internazionale del Giornalismo, che si terrà a Perugia dal 21 al 25 aprile. Nel pomeriggio, presso la sede della Camera di Commercio a Palazzo Affari ai Giurecolsulti, un affollato “workshop” durato fino a sera inoltrata ha fatto incontrare gli operatori turistici umbri con operatori italiani e stranieri dell’area milanese. Venerdì 5, Magda Antonioli, docente del “Master sul Turismo” dell’Università Bocconi di Milano, ha coordinato un seminario al quale, davanti alla platea degli studenti del corso, hanno partecipato Carmela Colaiacovo, presidente di Confindustria Alberghi, Vincenzo Bianconi, presidente di Federalberghi della provincia di Perugia, Raffaella Sforza, coordinatrice della Fondazione “Lungarotti”, Ciro Becchetti, direttore del Turismo della Regione Umbria e Stefano Cimicchi, amministratore unico dell’Agenzia di Promozione Turistica. Nel pomeriggio, nella splendida Villa Necchi Campiglio, opera dell’architetto Piero Portaluppi e di proprietà del “Fai”, col suo giardino incastonato nel centro di Milano ancora più suggestivo sotto la nevicata, il vicepresidente della Regione Umbria, la presidente onoraria del “Fondo Ambiente Italiano” Giulia Maria Mozzoni Crespi, il direttore regionale dell’Agricoltura, Foreste e Parchi della Regione Umbria Ernesta Maria Ranieri e il regista Francesco Petretti di “Geo&Geo” si sono confrontati sul tema “Aree naturali protette, da risorsa a prodotto turistico”. In serata, in un Duomo di Milano affollato di spettatori incuranti del freddo e della nevicata, i cantori della Cappella Musicale della Basilica Papale di San Francesco in Assisi, con i solisti Margherita Tomasi, Tiziano Barbafiera, Giulio Boschetti e l’organista Eugenio Becchetti, hanno dato vita al concerto “Orantibus in loco isto”, diretto da padre Giuseppe Magrino, che ha concluso fra gli applausi il programma di iniziative di “Umbria a Milano”. “Speriamo – ha detto dall’altare don Luigi Manganini, arciprete del Duomo – che queste visite, questi scambi fra Assisi, l’Umbria e Milano siano intensi e conoscano la reciprocità”. “Umbria a Milano” dunque – secondo Stefano Cimicchi, amministratore unico dell’“Apt” dell’Umbria – è stato un successo: “Un successo ed una buona idea perché – spiega -, alla vigilia di una partecipazione dell’Umbria alla ‘Bit’ che si preannuncia più consistente che nelle passate edizioni, per la presenza coordinata delle principali aree d’intervento regionali (dalla cultura ai parchi, dall’agricoltura alle azioni innovative), l’Umbria turistica si è presentata a Milano con un ‘saggio’ della sua offerta integrata: l’offerta turistica – continua Cimicchi – è infatti l’immagine della regione nel suo complesso, un’offerta strutturata che vive dei vari comparti, l’insieme dei territori che con le imprese costruiscono eccellenza e qualità e danno vita ad una immagine unitaria. È un problema di nuova percezione dell’Umbria, che non si comunica con una azione singola, ma (soprattutto attraverso il web) vive di una pluralità integrata di situazioni e di proposte che si rivolgono alla singola persona, al vissuto individuale. Il turista non è più un ‘target’, un ‘bersaglio’ impersonale. I turisti sono ormai viaggiatori in cerca di esperienze, ‘tribù’ sensibili alle emozioni, persone guidate nelle loro scelte da misteriose ‘affinità elettive’. La nostra offerta turistica – conclude l’amministratore unico dell’ “Apt” – tiene conto di tutto questo e rimette al centro la persona”. Condividi