CORCIANO - Domani, domenica 7 febbraio, a partire dalle ore 14.30 Castelvieto ospita la settima edizione del Carnevale Contadino. La manifestazione, a cura del comitato pro-carnevale del Circolo Combattenti e Reduci e patrocinata dal Comune di Corciano, come ogni anno si svolge attorno a un tema diverso, per questa edizione è stato scelto il latte. Il Carnevale di Castelvieto, ispirato al mondo agreste, si caratterizza per l’abbinamento del divertimento tipico del periodo carnevalesco con la riscoperta dei mestieri e dei cibi tradizionali, la valorizzazione e la conservazione ambientale. Non a caso tutto il materiale utilizzato per la composizione dei carri allegorici è rigorosamente riciclato. I carri allegorici dedicati alla vita contadina vengono realizzati, infatti, con il materiale di scarto proveniente dalle aziende del circondario. La manifestazione è itinerante e si sviluppa all’interno delle due direttrici principali del paese : Via Fratelli Cairoli e Via Solferino. Il percorso a piedi si snoda attraverso punti di degustazione di prodotti tipici locali (arvoltoli, bruschette, pane casereccio, formaggi e miele, struffoli, patate cotte sotto la brace, frappe e torcolo), tutti preparati dalle famiglie stesse del paese e radunati in gruppi tematici. Oltre al percorso culinario, c’è spazio anche per gli antichi mestieri, con gli anziani artigiani che ripropongono dal vivo le antiche attività. Lungo la strada si incontrano antichi attrezzi agricoli e artigianali, a guida di un percorso che porta fino al piazzale antistante la Chiesa parrocchiale dove, oltre alle danze ed ai canti, viene riproposto il tradizionale falò benaugurale. Il falò rappresenta, infatti, trasversalmente in tutte le culture popolari sia italiane che europee, il simbolico passaggio dalla stagione fredda ed improduttiva (che viene bruciata e quindi annientata) alla stagione primaverile che vede il risveglio della vita e della produttività della terra. La manifestazione è adatta a tutti: ai bambini, che hanno modo di divertirsi travestendosi; ai nostalgici, che possono rivivere l’atmosfera tipica delle civiltà contadine; ai giovani, che hanno modo di calarsi nella vita del tempo che fu, con le antiche tradizioni contadine mai del tutto sopite in una piccola frazione come quella di Castelvieto. Condividi