PERUGIA - Capire l'entita' della dislessia in Umbria per predisporre interventi coordinati tra i diversi assessorati regionali, la scuola e i servizi sanitari per non lasciare sole le famiglie. Queste le indicazioni emerse dal convegno 'Dislessia: iniziative ed approfondimenti' organizzato dalla sezione di Perugia dell'Aid (Associazione Italiana Dislessia) e dal Centro Fare di Perugia, Centro specialistico per la Dislessia e le Difficolta' di Apprendimento.
Un tema particolarmente sentito quello della dislessia, che ha richiamato ieri alla Sala dei Nortari di Perugia oltre 200 persone tra insegnanti e genitori, sul quale negli ultimi anni molto e' stato fatto, ma sul quale oggi - e' stato detto - bisogna intervenire in maniera sistematica. Fino a una decina di anni fa, la dislessia e i disturbi specifici dell'apprendimento, non venivano riconosciuti come tali, spesso sottovalutati o trattati come forme di ritardo mentale. Il mancato riconoscimento non permetteva di intervenire in maniera efficace con conseguenze negative per lo sviluppo intellettivo e psicologico dei ragazzi.
Oggi la situazione in termini di riconoscimento del disturbo e di presa in carico dei ragazzi affetti e' nettamente migliorata. Il fenomeno e' in crescita e il numero di ragazzi dislessici aumenta solo perche' si cerca e si riconosce la dislessia. A mancare sono pero' gli interventi sistematici e coordinati per la valutazione e il trattamento da un lato e per la formazione degli insegnanti dall'altro.
Il convegno e' stato un'occasione di confronto tra operatori e istituzioni umbre sui temi legati alla dislessia, un momento per fare il punto sulle azioni messe in campo finora e su quelle da sviluppare. Molti gli interventi e le testimonianze da parte di insegnanti e genitori. Nel corso dell'incontro sono stati illustrati gli interventi, realizzati negli scorsi anni in Umbria, rivolti ai bambini e ai ragazzi affetti da disturbi specifici dell'apprendimento e le azioni di formazione rivolte a genitori e insegnanti realizzati dall'Aid in collaborazione con l'Ufficio scolastico Regionale e la Regione Umbria.
Erano presenti all'incontro, coordinato dal giornalista Andrea Chioini e dalla referente Aid per l'Umbria Marina Locatelli, Maria Prodi, assessore regionale al Lavoro e all'Istruzione, Sabrina Boarelli, Ufficio Scolastico Regionale, Maria Donata Giaimo, dirigente dell'assessorato alla Sanita' Regione Umbria, Giovanni Mazzotta, Universita' degli Studi di Perugia, Corrado Rossetti pediatra, responsabile del progetto ''Nati per leggere'' e Miranda Crisopulli responsabile dei servizi eta' evolutiva AUSL 2.
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