“Rafforzare il trasporto pubblico locale, renderlo sempre più efficiente e rispondente alle esigenze dei cittadini e creare un collegamento immediato e diretto con il centro storico”: sono queste le principali finalità, individuate dall’assessore alla Mobilità Roberto Ciccone, del progetto relativo a San Marco che vede la realizzazione di un nodo di interscambio fra la rete portante su gomma, la rete secondaria e un innovativo sistema di trasporto flessibile a chiamata.
Per l’assessore, il nodo intermodale rappresenta anche “un segnale di forte attenzione dell’Amministrazione comunale verso il centro storico e verso chi opera nel centro storico, perché ne facilita l’accesso e spezza l’isolamento di questa parte di città”. Il progetto, di cui lunedì scorso in giunta è stato approvato il programma operativo di dettaglio, fa parte della riorganizzazione del sistema della mobilità delle persone e delle merci e rientra nel Piano urbano della mobilità.
Questa mattina, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo dei Priori, l’assessore ha illustrato la proposta progettuale con cui si istituisce a S. Marco, in un’area di proprietà comunale, un terminal bus che garantirà il funzionamento a “rendez-vous” (punto di incontro) del nodo, tramite un opportuno coordinamento degli orari di arrivo-partenza fra le linee portanti dirette al centro storico e agli altri principali poli attrattori della città e le linee secondarie della rete e il servizio di trasporto totalmente flessibile.
Il costo complessivo dell’intervento ammonta a € 1.680.526, cofinanziato dal Ministero per l’Ambiente e la tutela del territorio e del mare per € 878.984 e dal Comune di Perugia per € 801.542. I tempi di realizzazione: “nei prossimi due mesi - ha spiegato Margherita Ambrosi, dell’Unità operativa Mobilità - il governo dovrebbe approvare il programma operativo di dettaglio; poi sono previsti 3 anni circa per la successiva realizzazione, di cui 8 mesi per la fase progettuale e di affidamento dei lavori e altrettanti per le opere infrastrutturali.
Sarà attivata anche una stazione di monitoraggio del funzionamento del terminal bus e di rilievo dei flussi veicolari, che consentirà, attraverso specifici modelli di simulazione, la quantificazione dei benefici ambientali derivanti dalla realizzazione del nodo. Al momento, si stima che il nuovo sistema porterà a un incremento di circa 300 passeggeri al giorno sul trasporto pubblico”. “San Marco – ha commentato l’assessore – è un quartiere a urbanizzazione diffusa, in cui il tradizionale trasporto urbano da solo non è sufficiente a coprire le richieste di questa parte di utenza.
Con il sistema di trasporto totalmente flessibile si garantisce un collegamento adeguato all’area a urbanizzazione diffusa tra S. Marco e Colle Umberto e ai traffici in accesso all’area compatta dalla direttrice Nord-Ovest verso tutti i principali poli urbani (centro storico, quartiere Monteluce, zona universitaria, stazione ferroviaria e quartiere direzionale di Fontivegge, polo unico regionale ospedaliero) attraverso lo scambio, in un’area dedicata e dotata di servizi, con le linee della rete principale.
Il punto di interscambio di San Marco è destinato, in questo senso, ad assumere un ruolo fondamentale per tutta l’area Nord-Ovest del territorio comunale consentendo una molteplicità di collegamenti diretti ed indiretti e ottenendo, al contempo, la riqualificazione di un’area ad oggi degradata”. All’incontro ha preso parte anche il consigliere del PD Nicola Mariuccini che ha espresso parere favorevole nei confronti del progetto: “è un importante intervento – ha sostenuto – che servirà un quartiere a urbanizzazione diffusa e in forte espansione”.
Nel dettaglio, nel nodo intermodale di San Marco verrà realizzato un piccolo terminal bus, in cui si attesteranno 4 linee della rete principale e 3 della rete secondaria. Le linee secondarie (Z5, Z7 e Prontobus) effettuano il servizio nel corridoio a urbanizzazione diffusa tra San Marco, Monte Malbe, Canneto, Colle Umberto, San Giovanni del Pantano; le 4 linee principali (B, E, K, N) consentono di raggiungere molteplici poli di interesse comunale, fra cui la zona universitaria di Elce, il centro storico, la stazione di Fontivegge, il quartiere direzionale Fontivegge, l’ospedale regionale, il terminal bus di piazza Partigiani, la stazione di S. Anna, il quartiere Monteluce.
Il terminal bus sarà dotato di paline intelligenti per la geolocalizzazione della flotta dei bus e per l'erogazione di servizi di infomobilità. L’accesso al terminal bus del nodo intermodale sarà consentito attraverso una rotatoria, che sarà realizzata lungo strada Perugia-San Marco. La dotazione di parcheggi esistenti nell'area che sarà interessata dall'intervento e la possibilità di potenziare la capacità di parcheggi della zona attraverso due aree di sosta da realizzare a margine della rotatoria consentono di caratterizzare l'intervento anche come nodo di scambio modale tra l'autovettura privata e il servizio di trasporto pubblico locale su gomma.
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